“Con l’ok alla legge si riequilibra la catena di valore della filiera agroalimentare”
SIENA. “L’approvazione alla Camera della legge contro le aste al doppio ribasso è un importante passo avanti nella direzione della legalità e a tutela della qualità del lavoro e contro lo sfruttamento dei lavoratori e delle imprese agricole. Con questa legge, nata da un’iniziativa del Pd, che ha visto un buon lavoro in commissione, vogliamo riequilibrare la catena agroalimentare per garantire le imprese agricole virtuose, la dignità dei lavoratori e dare il giusto valore al cibo”. Con queste parole Susanna Cenni, vicepresidente della Commissione agricoltura della Camera, ha commentato l’approvazione di oggi alla Camera della legge, di cui è prima firmataria, ‘Disposizioni in materia di limitazioni alla vendita dei prodotti agricoli e agroalimentari sottocosto e di divieto di aste a doppio ribasso per l’acquisto dei medesimi prodotti. Delega al Governo per la disciplina e il sostegno delle filiere etiche di produzione’.
“La norma, di cui sono la prima firmataria, combatte la pratica delle aste a doppio ribasso e l’abuso delle vendite sottocosto, per sostenere le filiere trasparenti, l’etichettatura e la tracciabilità dei prodotti agricoli – spiega ancora Cenni – Oggi portiamo a casa un risultato importante e completiamo il lavoro iniziato con la legge sul caporalato approvata durate il Governo del Pd. La legge, infatti, ci permette di contrastare i fenomeni di illegalità e il sistema di speculazioni sui prezzi, combattendo efficacemente le storture presenti lungo tutta la filiera. Distorsioni che annientano le stesse imprese agricole, favorendo lo sfruttamento dei lavoratori e danneggiando ambiente e salute dei consumatori. Non si può semplicemente dire ‘è il Mercato, bellezza’. Perché dietro a un prezzo basso, si nasconde un sistema illegale che sfrutta i lavoratori, gravando sui piccoli produttori e mettendo a rischio la qualità dei prodotti che arrivano sulle nostre tavole. Non si tratta di combattere il mercato o le azioni di marketing e scontistica, ma semmai di far crescere la consapevolezza, anche nel consumatore, che ci sono costi insopprimibili come la fatica dell’impresa, i diritti del lavoratore e la qualità del cibo. Valori che abbiamo cercato di portare a galla attraverso il testo che prevede anche misure, come agevolazioni fiscali e sistemi premianti, a sostegno delle imprese virtuose che promuovono le cosiddette ‘filiere etiche’, la tracciabilità dei prodotti e che aderiscono alla Rete del lavoro agricolo di qualità. L’auspicio è che questa approvazione possa contribuire al recepimento della normativa europea sulle etichette trasparenti”.