SIENA. Un appendiabiti è la cameriera, la sedia è lo psichiatra. Un uomo in pigiama si agita su una scena scarna. E’ Alfred che parla e racconta pezzi di vita immersi in rancori antichi, soprusi, violenze. E follia. Alfred è il protagonista de Le dinamiche dell’odio, di KanterStrasse Teatro, l’ultimo spettacolo della rassegna Nel nome di promossa da TeatrO2 in programma domani (28 marzo) e domenica (29 marzo) nella sala di via Fontebranda 95 a Siena.
Il cartellone curato da Mila Moretti stavolta presenta uno spettacolo della nuova drammaturgia italiana, selezionato al Premio Scenario 2007. Sul palcoscenico dilagano così i deliri, le frasi, i pensieri di chi è vittima e carnefice allo stesso tempo. Perché, come si legge nelle note di regia “La violenza è veloce, ti prende e ti lascia forse senza conseguenze. L’odio no, è lento, ti prende, ti corrode e non ti abbandona”. Le storie raccontate da Alfred hanno legami con la realtà, quella cronaca nera che campeggia ormai da tempo sulle colonne dei giornali e che ti lascia senza respiro, spesso accompagnata dalla credenza millenaria del male dentro ogni essere umano. In realtà è malattia, ed è quella che i giovani autori hanno cercato di rappresentare a teatro, dando vita ad uno spettacolo coraggioso che tiene agganciato il pubblico al racconto senza cadute di Simone Martini, il protagonista. Il testo è di Simone Martini & Leonardo Giusti, la regia di Luca Avagliano, le musiche originali di Aldo Gentileschi, le scene di Eva Sgrò, luci e direzione tecnica Marco Santambrogio. Oltre ad Alfred sulla scena c’è anche un pollo di nome Sigfrido, realizzato da Vitaliano Fantoni “Biffe”.
Il cartellone curato da Mila Moretti stavolta presenta uno spettacolo della nuova drammaturgia italiana, selezionato al Premio Scenario 2007. Sul palcoscenico dilagano così i deliri, le frasi, i pensieri di chi è vittima e carnefice allo stesso tempo. Perché, come si legge nelle note di regia “La violenza è veloce, ti prende e ti lascia forse senza conseguenze. L’odio no, è lento, ti prende, ti corrode e non ti abbandona”. Le storie raccontate da Alfred hanno legami con la realtà, quella cronaca nera che campeggia ormai da tempo sulle colonne dei giornali e che ti lascia senza respiro, spesso accompagnata dalla credenza millenaria del male dentro ogni essere umano. In realtà è malattia, ed è quella che i giovani autori hanno cercato di rappresentare a teatro, dando vita ad uno spettacolo coraggioso che tiene agganciato il pubblico al racconto senza cadute di Simone Martini, il protagonista. Il testo è di Simone Martini & Leonardo Giusti, la regia di Luca Avagliano, le musiche originali di Aldo Gentileschi, le scene di Eva Sgrò, luci e direzione tecnica Marco Santambrogio. Oltre ad Alfred sulla scena c’è anche un pollo di nome Sigfrido, realizzato da Vitaliano Fantoni “Biffe”.
Per informazioni e prenotazioni, contattare l'Associazione TeatrO2 tel. 0577.271470 o 339.5245309 e-mail: info@teatro2.org