Riflessione di Mario Ascheri e Renato Lugarini sul ghibellinismo senese
SIENA. Per i 750 anni dalla battaglia che segnò la fine del momento trionfale del ghibellinismo senese, la conferenza: “Da Monteaperti (1260) a Colle val d’Elsa (1269): la fine del ghibellinismo senese?”. Una riflessione a più voci su una pagina importante di Toscana, in compagnia degli studiosi Mario Ascheri e Renato Lugarini, coordinati da Raffaele Ascheri, presidente del CdA della Biblioteca, il 17 giugno alle 17.30, nella sala Storica degli Intronati (via della Sapienza, 5).
Come anticipato dallo stesso Ascheri: “si parlerà della tendenza delle comunità a dimenticare gli episodi negativi della loro storia, come nel caso di Siena della sconfitta grave subita a Colle. Ma si tratterà anche di ripercorrere gli eventi e la lettura dello scontro tra ghibellini e guelfi senesi continuato dopo il 1260 con il pesante intervento papale e angioino, nonché della figura preminente di Provenzan Salvani, divenuto un simbolo dell’eroismo in battaglia, non infranto dall’odio della Sapìa, immortalato da Dante”.
E ancora brevi flash sui momenti significativi della sopravvivenza, nonostante tutto, del ghibellinismo senese e della problematica relazione di Siena guelfa con la Firenze poco amata, ma ormai ufficialmente alleata.
“Il perdurante mito di Montaperti – conclude il professore Ascheri, già docente nelle Università di Sassari, Siena e Roma 3, Senior Fellow all’University of California, Robbins Collection, Berkeley – ha assunto un significato storico e antropologico profondo per l’identità della nostra città ed è perciò utile discuterne le componenti”.