Al CONI si è parlato di "Acqua e sport: un binomio vincente"
SIENA. Investimenti su infrastrutture e reti per una media di 63 euro annui ad abitante residente, più di 4.200 prelievi e di 117.200 analisi all’anno per un totale di circa 321 parametri analizzati al giorno per erogare un’acqua buona, salubre e sicura, che costituisce la scelta migliore anche per gli sportivi. Questo il tema al centro del convegno “Acqua e sport: un binomio vincente”, organizzato da Acquedotto del Fiora con il patrocinio di CONI Toscana, che si è tenuto questo pomeriggio (28 maggio) presso la sede del CONI a Siena.
Esperti del settore, medici, rappresentanti di associazioni sportive e atleti hanno discusso dell’importanza di una corretta idratazione nella pratica sportiva e di come sia apportabile con l’acqua del rubinetto: una scelta sicura, salutare, economica e che fa bene all’ambiente.
Dopo il saluto dell’assessore allo Sport del Comune di Siena Silvia Buzzichelli, ha preso la parola l’amministratore delegato di AdF Piero Ferrari: “Lavorare per il territorio a cui AdF appartiene non significa solo occuparsi di migliorare le infrastrutture e offrire un servizio sempre più competitivo e all’avanguardia. Come azienda abbiamo a cuore il benessere degli abitanti e dell’ambiente in cui operiamo, un benessere che possiamo far crescere organizzando occasioni di confronto con cittadini, istituzioni, enti e associazioni, in un’ottica di collaborazione e sinergia, per promuovere e valorizzare un insieme di buone pratiche che renda sempre migliore la realtà in cui viviamo”.
Sono poi seguiti gli interventi di Paolo Ridolfi, delegato provinciale CONI Siena, Simone Pacciani, presidente comitato territoriale Uisp Siena e Maurizio Madioni, presidente FIGC Siena. È stata quindi la volta di Roberta Coppini, controlli analitici AdF, la quale ha spiegato come l’acqua erogata dal gestore sia sottoposta a numerosi controlli: nel 2018 sono stati effettuati oltre 4.200 prelievi e svolte più di 117.200 analisi, per un totale di circa 321 parametri analizzati al giorno. Una risorsa sicura e salubre, frutto degli importanti investimenti su infrastrutture e reti portati avanti da AdF, i quali nel 2018 sono stati di oltre 25,7 milioni, con una media di 63 euro per abitante residente. È inoltre una scelta che fa bene all’ambiente, poiché permette di ridurre i rifiuti plastici e le emissioni di gas serra dovute al loro smaltimento.
Il convegno è proseguito con gli interventi di Marco Bonifazi, medico della Federazione Italiana Nuoto, Paolo Benini, consulente tecnico per la preparazione delle squadre olimpiche e con una tavola rotonda tra gli atleti Matteo Betti, campione italiano di fioretto paralimpico, Giulia Bonechi, ex campionessa mondiale di pattinaggio corsa, e Alessandro Pinzuti, campione della Nazionale Italiana di Nuoto: tre eccellenze dello sport internazionale, che hanno parlato delle diverse sfaccettature del loro rapporto con l’acqua.
A concludere l’iniziativa il presidente di AdF Emilio Landi: “Abbiamo organizzato questo momento di riflessione per evidenziare ulteriormente che bere l’acqua del rubinetto è la scelta migliore da fare sia per la nostra salute che per quella del pianeta. Nella vita di ogni giorno, nella pratica sportiva amatoriale o professionistica, la risorsa idrica è di vitale importanza: scegliere quella erogata dal gestore ci permette di compiere un gesto piccolo ma importante nell’ottica della tutela e della sostenibilità ambientale, come suggerito dall’obiettivo n.12 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, che invita al consumo responsabile delle risorse”.