"Ricetta giusta: visione lungimirante e competenze specifiche"
SIENA.Dall’associazione In Campo riceviamo e pubblichiamo.
“L’interrogazione del nostro consigliere Claudio Cerretani e la successiva risposta del Sindaco nel Consiglio Comunale del 14 maggio u.s. meritano alcune pacate riflessioni.
Non credo nessuno dubiti dell’importanza della promozione della cultura, anche sotto un profilo strettamente limitato ai benefici economici derivanti per il territorio.
I beni e le attività culturali hanno importanza fondamentale per l’economia nazionale, così come testimoniano i recenti interventi normativi (Legge di stabilità a partire dal 2016), a dimostrazione di una mutata e accresciuta sensibilità sull’argomento: la cultura è un settore trainante del nostro Paese, e deve esserlo anche per il nostro territorio.
La discussione che si è svolta nel Consiglio Comunale ha lasciato in ombra, tuttavia, un aspetto fondamentale: le competenze.
Quali competenze specifiche deve avere l’assessore alla cultura di un comune dell’importanza di Siena?
Non basta – attese le ridotte disponibilità di finanziamenti pubblici – la capacità di attrarre finanziamenti privati, attraverso il fundraising e il crowdfunding nelle loro diverse declinazioni, oltre che la capacità di utilizzare i benefici fiscali.
Occorrono, si diceva, specifiche competenze e soprattutto nuove idee, oltre che una progettazione coerente. A proposito vengono in mente le campagne con le quali il Louvre ha finanziato il restauro della Vittoria Alata di Samotracia, o per il restauro del loggiato della Cappella Pazzi nella Basilica di Santa Croce a Firenze.
Noi abbiamo il Santa Maria della Scala, il nostro Louvre, che attende da decenni, con un bando per il Direttore che non sembra aver suscitato molto interesse.
Si diceva della progettazione e delle competenze. Nei mesi passati a Siena si sono svolte mostre, organizzate da realtà locali come Spaziosiena, ma non solo, con giovani artisti affermati e noti a livello internazionale, e di cui ha parlato la stampa specializzata nazionale del settore.
Le proposte dell’Amministrazione Comunale, invece, hanno riguardato prevalentemente artisti locali, o che hanno suscitato perplessità anche da parte della critica specializzata nazionale, come per il Palio straordinario.
L’unica iniziativa con artisti noti a livello internazionale riguarda la mostra del fotografo giapponese Haraki, ereditata dall’attuale Amministrazione. Più o meno come per i finanziamenti a Siena Jazz, il centro congressi, e il poco altro che é stato inaugurato, per lavori e progetti realizzati da precedenti amministratori.
La stessa programmazione per il progetto “Vivi Fortezza” appare decisamente sotto tono, così come è mancata la programmazione di eventi musicali da parte delle varie realtà corali e orchestrali senesi nel periodo natalizio dopo Santa Cecilia
Per questo occorre ribadire, con fermezza, la necessità di nominare un assessore alla cultura per Siena, individuando una personalità che vanti specifiche esperienze in materia. Non c’è altro tempo da perdere”.