SIENA. Di seguito altri comunicati dal Consiglio comunale di ieri (14 maggio).
AFFRESCO DI SPINELLO ARETINO, GRICCIOLI, MAZZINI E PICCINI INTERROGANO LA GIUNTA SULLA MESSA IN SICUREZZA
Lo stato di conservazione dell’affresco di Spinello Aretino conservato nel Palazzo Pubblico è stata al centro di un’interrogazione presentata ieri in consiglio comunale da Vanni Griccioli, Massimo Mazzini e Pierluigi Piccini. Nell’atto è stato spiegato che la salvaguardia del tesoro artistico del Comune deve essere una priorità rispetto all’organizzazione di effimere mostre di arte contemporanea o all’utilizzo di alcune sale per la celebrazione di matrimoni. Piccini, illustrando l’interrogazione in aula, ha chiesto alla giunta di ripristinare le somme per gli interventi urgenti di restauro per la Sala di Balia, dove si trova l’affresco di Spinello di Luca Aretino, previste dalla precedente amministrazione e dirottate altrove; di rivalutare la scelta di celebrare matrimoni nella Sala del Mappamondo per tenere fede a un protocollo tra Comune e Soprintendenza ai fini di una tutela degli affreschi, e per evitare una discriminazione tra i cittadini sulla base del censo.
A rispondere il sindaco che ha evidenziato come gli affreschi presenti nella Sala della Balia sono assai complicati da mantenere e hanno una situazione conservativa molto precaria, perciò richiedono un’attenzione particolare. Per reperire le ingenti risorse il Comune ha inserito il restauro tra gli interventi a cui destinare l’Art Bonus e, contestualmente, ha chiesto al Ministero dei Beni Culturali di inserire nell’annualità 2020 un contributo a norma della legge 190. Per quanto riguarda invece la celebrazione dei matrimoni nella Sala del Mappamondo, il sindaco ha ricordato come anche in altre città ci si possa sposare all’interno di sale storiche dei palazzi comunali, ne è un esempio il Salone dei Cinquecento a Firenze, e che in passato, con le precedenti amministrazioni, lo spazio era stato concesso anche per attività più invasive come ad esempio accoglienza e catering.
Il primo cittadino ha dunque evidenziato che a parere dell’amministrazione non ci siano rischi, dal punto di vista strutturale per la conservazione delle opere, se si effettuano cerimonie composte come un matrimonio.
Nella replica il consigliere Piccini si è detto insoddisfatto della risposta, stigmatizzando la ricerca di fonti di finanziamento esterne per la conservazione dell’affresco, visto che erano già presenti nella parte organica del bilancio, ed ha evidenziato la necessità di intervenire con urgenza. Il consigliere ha anche definito inopportuna la scelta di effettuare i matrimoni nella Sala del Mappamondo alla luce del protocollo, ancora in vigore, e non rinegoziato, con la Soprintendenza, ricordando che sui capolavori custoditi all’interno del Palazzo Comunale non può essere la giunta o il consiglio comunale a decidere, trattandosi di beni che appartengono a tutta l’umanità.
INTERROGAZIONE DI CERRETANI SULLA MANCATA NOMINA DELL’ASSESSORE ALLA CULTURA
La mancata nomina di un assessore alla Cultura è stata al centro dell’interrogazione presentata da Claudio Cerretani e discussa ieri in consiglio comunale. Il focus è stato sul fatto che il Comune non può fare a meno di un assessore alla Cultura a tempo pieno che abbia competenza specifica nel settore per poter assolvere a un incarico gravoso e, al tempo stesso, di fondamentale importanza per la città.
Per questa ragione il consigliere ha chiesto al sindaco di sapere se e quando intende nominare uno specifico e competente assessore alla Cultura, e quali altre iniziative intende adottare l’amministrazione per lo sviluppo culturale e turistico di Siena.
Questa Amministrazione, come ha spiegato il sindaco, già a gennaio ha predisposto il calendario di tutti gli eventi in programma nel 2019. Un ricco cartellone che accompagnerà i senesi per tutto l’anno attraverso iniziativi che spaziano dalla cultura alle produzioni tipiche, dal food allo sport, fino ai grandi appuntamenti in piazza del Campo e in tutto il centro storico.
Il primo cittadino non ha nascosto le sue perplessità sul fatto che il consigliere, nonostante sia di pubblica conoscenza che la Cultura è una delle deleghe tenute dal sindaco, lamenti la mancanza di un assessore a questa deputato, e non conosca neppure quanto l’attuale amministrazione abbia già fatto e programmato in materia.
Dal progetto per un’Accademia delle Belle Arti, al contributo di 200mila euro alla Fondazione Siena Jazz per la realizzazione del diploma biennale di specializzazione; dalla programmazione di mostre, fino alla fine dell’anno, nei Magazzini del Sale di Palazzo Pubblico al calendario di appuntamenti da tenersi nella Galleria di Palazzo Patrizi. In parallelo è stato terminato l’allestimento della Sala congressi “Italo Calvino” nel Complesso museale S. Maria della Scala e, sempre per il S. Maria della Scala, i tecnici sono al lavoro per adeguarlo alla normativa antincendio, così da permettere maggiori ingressi e un consistente incremento della bigliettazione. Oltre a completare i programmi in itinere l’attenzione dell’amministrazione, di concerto con la Commissione consiliare Sanità, sta studiando la possibilità di riconvertire alcuni spazi dell’antico Spedale per riportarli alla sua origine identitaria, a memoria perenne di quello che il S. Maria della Scala ha rappresentato nella storia della cura e dell’accoglienza.
Non soddisfatto della risposta Cerretani che ha ribadito come la cultura sia un elemento fondante per Siena, e che il sindaco, per gli impegni legati al suo incarico di capo dell’amministrazione, non possa trovare sufficiente tempo per garantire un’attenzione quotidiana.
NON PASSA LA MOZIONE DI GRICCIOLI, MAZZINI, PICCINI SULLA TUTELA DEI BENI ARTISTICI SOGGETTI, E NON, A VINCOLO MPS
Il consiglio comunale, durante la seduta di ieri, 14 maggio, non ha approvato la mozione, sottoscritta da Vanni Griccioli, Massimo Mazzini e Pierluigi Piccini, sulla tutela dei beni artistici soggetti, e non, a vincolo del Monte dei Paschi di Siena.
Piccini ha spiegato all’aula come alcune banche italiane ed europee siano state obbligate dalla BCE a dismettere il proprio patrimonio di opere d’arte. Per il MPS, un intervento della Soprintendenza ha permesso al Mibact di approvare il vincolo da collezione, così da far rimanere a Siena le 30mila opere d’arte in quanto legate all’immobile che le contiene.
Da qui la richiesta di impegno al sindaco per verificare se il vincolo legato al luogo sia stato effettivamente attuato; se siano state trovate forme di tutela per le opere e i documenti storici non soggetti a vincolo, e se siano stati contattati i vertici di MPS, Banca e Fondazione, per conoscere lo stato in generale del patrimonio artistico e come intendono valorizzarlo.
La mozione è stata respinta dalla maggioranza perché, come è emerso dall’intervento della stessa, il sindaco, ben conoscendo l’importanza della tematica, si è fatto e si farà ancora più carico della tutela e salvaguardia di questo grande patrimonio della collettività senese e del mondo. Come ha puntualizzato il consigliere Laura Sabatini la collezione rappresenta la storia della città ed è importante nella sua unità, quindi va tutelata integralmente. Il primo atto, come ha detto, è rappresentato da una sua azione conoscitiva, e il primo cittadino lo farà sicuramente.