Angela Bargi candidato sindaco propone di istituire un’apposita delega per le frazioni e le periferie dedicata alle esigenze dei colligiani che vivono in queste realtà
COLLE DI VAL D’ELSA. 8 frazioni, un unico obiettivo: riportarle al centro dell’attenzione del Comune. È questo l’obiettivo di Angela Bargi, candidato sindaco della lista SìAmo Colle, per non far sentire “periferia dell’impero” realtà come l’Agrestone, o Castel Sangimingnano, Le Grazie o Campiglia, tanto per citarne alcune «Le frazioni non vogliono più sentirsi periferie, isolate, vogliono essere al centro della vita dell’amministrazione, dei progetti dell’attività comunale», sottolinea Bargi. Ascoltare e affrontare i bisogni delle frazioni e delle periferie in genere, questo è uno degli obiettivi di Angela Bargi e della sua squadra. La candidata sindaco di SìAmo Colle ha nel suo programmo infatti, di istituire un’apposita delega per le frazioni e le periferie dedicata alle esigenze dei colligiani che vivono in queste realtà. Una soluzione apprezzata dai cittadini che, durante gli incontri che Angela Bargi ha avuto sul territorio, hanno rappresentato le esigenze delle rispettive realtà, ponendo, in genere, «problemi veri e risolvibili e non richieste faraoniche. E, soprattutto, hanno chiesto che il Comune sia loro molto più vicino di quanto non lo sia stato in questi ultimi anni».
E gli esempi vanno dalla manutenzione del verde pubblico e dei marciapiedi, alla viabilità, dalla sicurezza con l’ampliamento della videsorveglianza, all’illuminazione pubblica «I cittadini chiedono interventi semplici, legati al buon senso come un senso unico pensato anni fa per una situazione oggi non più funzionale alle esigenze di quella frazione. Oppure una opere di urbanizzazione realizzate dieci anni, come la rotatoria di Quartaia, e mai presa in carico dal Comune», evidenzia Bargi.
Per troppi anni gli abitanti delle frazioni si sono sentiti lontani, «Quello che chiedono è un rapporto continuo tra ente e frazioni, non vogliono essere dimenticati. Chiedono attenzioni fatte non di massimi sistemi, ma di piccole cose del quotidiano. Come posizionare i cassonetti dei rifiuti in punti non pericolosi, avere marciapiedi che consentano la mobilità pedonale in sicurezza, o che la pattuglia della polizia municipale passi più spesso di quanto non accada oggi. Insomma, i cittadini chiedono concretezza e non sentirsi lontani dell’amministrazione».