"Siamo preoccupati per quello che potrebbe accadere ai servizi fondamentali che vengono erogati negli Ospedali di Siena, Poggibonsi e Montepulciano, nonché nei vari presidi ASL"
SIENA. “Duecento milioni di euro di buco da ripianare non sono uno scherzo. Siamo preoccupati per quello che potrebbe accadere ai servizi fondamentali che vengono erogati negli Ospedali di Siena, Poggibonsi e Montepulciano, nonché nei vari presidi ASL sparsi su tutto il territorio provinciale. Qualora dovessero scattare le misure di contenimento del debito previste dalla legge, come ad esempio il blocco delle assunzioni per il ricambio del personale prossimo al pensionamento, infatti, potrebbero subire un forte ridimensionamento proprio le prestazioni erogate ai cittadini. Inoltre vi è preoccupazione per il probabile salasso in arrivo con l’aumento massimo delle aliquote per cittadini ed imprese e per la possibile applicazione di superticket sulle già carissime prestazioni sanitarie. Questa è l’eredità che il PD e certa sinistra ci stanno lasciando, con l’avallo incondizionato dei loro Sindaci e nel loro totale silenzio. Sono anni che mettiamo in guardia i cittadini spiegando loro che il fallimentare “modello Rossi” della sanità non è cosa di cui essere fieri come loro vogliono far credere. La lettera di Conte ha scoperchiato il vaso di Pandora, accodandosi a quanto da noi più volte denunciato. C’è poco da stare sereni, dopo la voragine da 420 milioni di euro riscontrata nei bilanci dell’ASL di Massa ed il buco di quella di Siena, ai quali si aggiungono i 21 milioni di perdita d’esercizio dell’Asl Toscana Sud Est, i 43 milioni di quella Nord Ovest ed i 17 milioni di quella Centro, adesso il Governo mette sotto la lente altri 200 milioni di disavanzo da ripianare. Ci sono troppe cose che non vanno e si riscontrano quotidianamente ne servizi erogati ai cittadini. Liste di attesa interminabili, servizi sempre più scadenti, carenza di personale, aumento dei contenziosi e della cause di risarcimento, mancanza di strumentazioni moderne, etc. Così se il cittadino toscano vuole curarsi bene ed in maniera tempestiva è costretto a frugarsi in tasca e a rivolgersi ai privati con un esborso di denaro che pesa non poco sui bilanci familiari. La cosa che crea disparità in questo sistema non sono le interpretazioni contabili, come sostiene Rossi a sua discolpa, ma il fatto di aver determinato, dopo aver usato malissimo il denaro dei cittadini contribuenti, una situazione nella quale chi ha più disponibilità economiche può decidere di curarsi tempestivamente, mentre i soggetti più deboli e svantaggiati, come ad esempio gli anziani, devono attendere i tempi di questa sanità pubblica toscana con tutto ciò che ne consegue.
Ci viene lasciata un’eredità non facile da gestire, molto lontana dai roboanti comunicati del PD e di Rossi, ma a questo punto è necessario cambiare sia la rotta che il timoniere e il 26 maggio è l’occasione per i cittadini di farlo attraverso il voto ai candidati Sindaci e Consiglieri delle liste della Lega, che sono la garanzia di impegno per progettare un futuro migliore anche per la sanità toscana.”
Riccardo Galligani – candidato Sindaco di Poggibonsi
Moreno Giardini – candidato Sindaco di Monteriggioni
Lorenzo Vestri – candidato Sindaco di Torrita di Siena
Carlo Trioli – candidato Sindaco di San Casciano dei Bagni
Elisabetta Ravaglia – candidato Sindaco di Asciano
Candidati consiglieri comunali nelle liste Lega ed in quelle di cdx nei comuni al voto
Gruppo consiliare comunale di Siena