"Gli ungulati non sono più solo un problema per l’agricoltura ma anche per la sicurezza dei cittadini"
SIENA. Gli ungulati sono un danno enorme per l’agricoltura, ma non solo. Sono ormai diventati, da tempo, un problema urbano. Lo scorso anno erano stati fotografati cinghiali durante le notte nella zona delle Grondaie, davanti al supermercato. E ancora in via Massetana Romana e all’Acquacalda, durante il giorno, dietro al palazzetto del Cus. Ieri, in pieno giorno, un cinghiale anzi, peggio, una scrofa con cinque cuccioli, è stata fotografata ad Asciano, via Martiri della Libertà.
“Tutti sappiamo quanto può essere pericolosa una madre che difende i propri cuccioli. L’ultimo esempio in ordine di tempo diventa quindi, definitivamente, un problema di tutti – commenta il direttore di Coldiretti Siena, Simone Solfanelli – . Gli ungulati, in particolare i cinghiali, non sono più soltanto un problema per l’agricoltura ma ormai per tutti i cittadini che naturalmente sono preoccupati. Nonostante il piano di controllo approvato due anni fa dalla Regione che ha ridotto il numero di animali presenti sul territorio, ci sono aree come quella di Asciano, delle Crete Senesi, dove gli ungulati sono presenti in alta concentrazione Adesso non è più solo l’agricoltura ad essere sacrificata sull’altare di una gestione faunistica approssimativa e inefficace. L’equazione più cinghiali meno agricoltura continua a produrre risultati devastanti per il settore che, con l’avanzata della fauna selvatica, vede aumentare la moria di imprese e la scomparsa di realtà importanti per l’economia e il presidio del territorio. E ormai non è da sottovalutare anche il pericolo rappresentato dagli ungulati per i cittadini comuni e per gli automobilisti, in quanto è sempre più facile trovarli in aree abitate o su strade trafficate.
Certo è che non si può più andare avanti con i falsi moralismi, con una burocrazia estenuante o con la ricerca di soluzioni innovative che allunga soltanto i tempi e non porta a nulla se non a finti risultati. C’è un limite a tutto, mi pare che questo sia stato ampiamente superato. Si deve agire, subito. Il problema esiste e va risolto. Gli strumenti che abbiamo sono sufficienti ad arginare il problema, solo però se si vogliono usare in modo compiuto e corretto. Non serve invocare misure legislative eccezionali, basta avere la volontà di usare bene ed in modo efficiente quelle che abbiamo”.