SIENA. Da Michele Pinassi, candidato nel Partito Pirata alle Elezioni Europee 2019 – Circoscrizione Centro e Circoscrizione Sud, riceviamo e pubblichiamo.
“La mia candidatura nel Partito Pirata, forza politica presente in molte nazioni europee ma non ancora molto conosciuta nel nostro Paese (in Repubblica Ceca è il primo partito), merita di essere raccontata meglio. Soprattutto dopo che per oltre 11 anni i miei concittadini erano abituati a vedermi prima nel Meet Up “Amici di Beppe Grillo” e poi consigliere comunale a Siena nel 5 Stelle.
Chi mi ha seguito durante tutti questi anni avrà avuto modo di notare la mia caparbietà nell’affrontare temi difficili e spesso scomodi, senza paura di apparire come un moderno Don Chisciotte che sfida i mulini a vento dell’era contemporanea.
Sia per passione personale che professionale, ritengo necessario parlare dell’enorme impatto che le tecnologie hanno sulla nostra vita e società. Ad iniziare dalla necessità di tutelare la privacy dei cittadini, in una “società della sorveglianza” sempre più invasiva. Dove poche grandi multinazionali dell’informazione hanno il monopolio dei nostri dati e della conoscenza, arrivando ad essere capaci di usarli per determinare la politica nazionale e internazionale. Con una classe politica che dimostra di non essere ancora in grado di riconoscere e affrontare adeguatamente le sfide del futuro, inziando dalle probabili crisi occupazionali dovute all’evoluzione dell’AI e all’automazione sempre più spinta del settore manifatturiero e industriale, che necessitano di importanti investimenti nella formazione in alta tecnologia per non rimanerne schiacciati.
L‘Unesco ha recentemente ricordato che “In futuro sempre più guerre si combatteranno per l’acqua”: solo lo 0,007% delle risorse idriche mondiali è acqua potabile, elemento essenziale per la vita umana. La capacità di ridurre gli sprechi e migliorare la tutela e protezione delle sorgenti rappresenta una sfida di importanza vitale che non possiamo rinunciare a combattere, insieme a quella per un cibo sano e universalmente disponibile.
Dobbiamo anche avviare politiche di riduzione della dipendenza dalle fonti di energia non rinnovabili, così come tutelare e proteggere l’ambiente e la biodiversità. Ridurre anche il consumo di suolo e il rispetto delle peculiarità idrogeologiche del territorio, che per il nostro Paese rappresentano un elemento critico che ha già provocato molti morti e disastri.
Inguaribile idealista? Forse. Ma credo che siano temi e valori che dobbiamo affrontare, prima che sia troppo tardi. Tutti argomenti che ho ritrovato, oltre a molti altri, nel Partito Pirata e che sono enunciati, ovviamente declinati su scala europea, sul #CEEP19, il programma elettorale comune europeo sottoscritto da tutti i gruppi del Partito Pirata in Europa (consultabile qui: www.partito-pirata.it/ceep19).
Sono temi per i quali voglio continuare a combattere per stimolare classe politica, insieme a tutta la società civile che sente la necessità di non arrendersi ai facili populismi e alle semplificazioni grossolane che vanno oggi molto di moda. Libera condivisione, trasparenza e innovazione sono la base per il benessere della società e per costruire insieme il nostro futuro”.