Senesi: "Piano Operativo e Protocollo d’Intesa con la Regione per gli agricoltori"
MONTERIGGIONI. Un piano operativo da definire insieme agli agricoltori e agli allevatori di Monteriggioni con l’obiettivo di proporre alla Regione Toscana un Protocollo d’Intesa per affrontare le principali problematiche di chi vive e tutela la campagna. E’ il progetto proposto dalla lista civica “Per Monteriggioni – Raffaella Senesi sindaco” durante l’iniziativa che si è svolta ieri, giovedì 2 maggio presso il Circolo Arci di Abbadia Isola e alla quale hanno partecipato la candidata a sindaco, Raffaella Senesi e i candidati al consiglio comunale Luca Passalacqua e Fabio Lattanzio. All’incontro hanno partecipato attivamente molti cittadini che abitano nelle campagne di Monteriggioni e che conoscono bene le problematiche del mondo rurale.
“Vivere e lavorare nelle campagne del nostro territorio – ha detto la candidata a sindaco della lista civica Per Monteriggioni, Raffaella Senesi – non è sempre semplice. Ci sono diverse problematiche legate alla paesaggistica che limitano la possibilità di intervenire e migliorare i luoghi che gli stessi agricoltori hanno contribuito a tutelare. Purtroppo il potere decisionale dell’amministrazione comunale è vincolato da enti superiori, come la Regione e la Comunità Europea, che hanno inserito le nostre campagne nei Sic (Siti di interesse comunitario). Questo, però, non deve rappresentare un limite per coloro che vivono e lavorano in questi luoghi. Per questo riteniamo che sia necessario stilare un Protocollo d’Intesa con la Regione Toscana in merito alle principali questioni da affrontare nelle campagne, ma vorremmo realizzare questo progetto con la partecipazione e la collaborazione di chi vive in prima persona le problematiche del territorio”.
“Il nostro obiettivo – ha detto il candidato in consiglio comunale, Luca Passalacqua – è quello di raccogliere tutte le istanze degli agricoltori e degli allevatori presenti sul territorio, ma anche di chi semplicemente vive in campagna, in modo da discutere e definire insieme un Piano operativo e presentarlo alla Regione. Il patrimonio ambientale che ha portato le nostre campagne ad essere identificate come Sic è stato realizzato dall’uomo nel corso degli anni e non è giusto che chi vi vive adesso non possa intervenire per migliorarlo”.