FIRENZE. Apprendiamo dal comunicato della Regione Toscana che in data 3 maggio 2019, la stessa ha provveduto all’aggiudicazione definitiva della Gara regionale del TPL ad Autolinee Toscane S.p.A. E’ comunque presumibile, che tale atto non porrà fine alla stagione dei ricorsi; infatti, in base anche a pubbliche affermazioni, parrebbe che ciascuno dei contendenti fosse già pronto a presentare ricorsi avverso ogni decisione lesiva dei propri legittimi interessi: il primo dei ricorsi – già depositato da mesi – sarà discusso il 10 ottobre p.v. dal Consiglio di Stato.
L’intenzione delle scriventi OO.SS., sia chiaro, non è quella di entrare nel merito, tanto meno indugiarne la legittimità, delle azioni dei contendenti; come neppure giudicare o commentare l’atto di assegnazione della Gara. La nostra preoccupazione è rivolta alle risorse per l’intero settore del TPL in Toscana; il 31 dicembre 2019 scadrà infatti il “contratto ponte” che in questi anni, trascorsi ad attendere le sentenze dei tribunali, ha garantito le risorse per il servizio e gli investimenti in nuovi autobus. Dopo questo termine cosa accadrà?
Chiediamo fermamente che il rinnovo del parco mezzi non possa e non debba essere interrotto. Come è noto, l’età media della flotta circolante in Toscana è alta, soprattutto nel servizio extraurbano, ossia quello più delicato che collega le piccole comunità con il resto della regione. Oltre alla vetustà dei mezzi una ulteriore percentuale riguarda quelli fermi nei depositi perché ormai non più riparabili secondo le dichiarazioni delle aziende.
Esortiamo quindi la Regione Toscana a prevedere nel bilancio regionale gli stessi finanziamenti adeguatamente rivalutati con gli indici pattuiti, al fine di mantenere inalterate le risorse utili alla gestione del servizio ed al completamento degli investimenti necessari anche nel 2020, oltre che per gli anni successivi; e comunque fino a quando non sarà sottoscritto il contratto di servizio con uno dei due contendenti.
Alle preoccupazioni di carattere regionale si aggiungono quelle di carattere nazionale dovute al taglio di trecento milioni di Euro dal Fondo Nazionale dei Trasporti per destinarli alle coperture finanziarie stabilite dal Governo. In Toscana il taglio ammonta a 24.800.000 Euro, pari a circa 12.400.000 km: equivalente al 10% del servizio messo a Gara dalla Regione.
Il combinato disposto delle due vicende potrebbe portare, se non recuperato, ad una pesante riduzione dell’intero sistema del Trasporto Pubblico Locale in Toscana, con ripercussioni pesantissime sulle aree più deboli della nostra regione, sui Pendolari e sui Lavoratori impiegati nel settore.
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