Cantagalli presenta la raccolta di omelie di Benedetto XVI
SIENA. Il Papa emerito Benedetto XVI eccezionalmente torna a parlare. Ha deciso di consegnare al grande pubblico questa raccolta di sue omelie, in gran parte ancora inedite, in cui affronta il tema che sin dall’inizio più di ogni altro ha cantato, meditato, testimoniato: l’amore.
Perché l’amore per lui è il nucleo vitale della Chiesa, e servire Cristo è anzitutto questione d’amore: «Pietro, mi ami tu? Pasci le mie pecorelle» (cfr. Gv 21,15-17). Ma l’amore è anche l’anima della vita di ogni uomo in cammino sui sentieri del tempo verso l’eternità. Così con questo suo ultimo libro Benedetto XVI si rivela come non mai il grande innamorato dell’Amore di Dio che, come pochi, con dolcezza, sa prenderci per mano e guidarci alla risposta più vera all’attesa dei nostri cuori inquieti per le domande che ci portiamo dentro.
«Il cristianesimo è un movimento, un cammino; non è una teoria, una somma di dottrine; il cristianesimo è vita, è uno slancio vitale che ci porta verso la vera vita.
Il cristianesimo è quindi l’inversione della direzione normale della nostra esistenza. La vita umana è, secondo la sua tendenza naturale, un cammino verso la morte.
Ma allora, che cosa è la vita? Quando uno può dire: “ho trovato la vita”? Dove la troviamo? L’amore è la vita. L’amore è sintesi, la morte è dissolvimento. Chi ha trovato l’amore può dire: ho trovato la vita». Joseph Ratzinger/Benedetto XVI