SIENA. La sera del 25 Aprile, nel mio breve intervento al concerto della Festa della Liberazione a Siena, chiesi cosa ancora ci volesse affinché Politica e Magistratura agissero nei confronti di quella galassia neofascista che imperversa in tutta Italia sentendosi al di sopra della Legge.
All’indomani, tutto mi sarei aspettato meno che l’inneggiare al fascismo sui social da parte di un consigliere di maggioranza della città di Siena, oltretutto a quell’ultima fase storica che vide la promulgazione delle leggi razziali, la svendita dell’Italia alla Germania nazista e la condivisione e partecipazione attiva agli eccidi di civili per rappresaglia e al massacro dei soldati dell’Esercito italiano a Cefalonia.
Se ieri condividevamo con l’ANPI la scelta di procedere per vie legali, oggi, dopo aver ascoltato le ulteriori dichiarazioni di Forzoni ai mezzi di informazione, ne siamo ancora più convinti. Le scuse non sarebbero bastate, ma ci auguriamo almeno che le conferme che ha dato nelle interviste rispetto al suo pensiero abbiano delle conseguenze anche sul suo ruolo istituzionale.
Fabio Seggiani, segretario generale CGIL Siena