SIENA. “Essere il segretario provinciale del Partito democratico è per me un grande onore e una grande responsabilità che intendo portare avanti fino a maggio del 2010, data della scadenza del mio mandato. Fino ad allora, e se il partito lo vorrà anche in seguito, le mie energie e il mio impegno saranno spesi al servizio di un progetto che ha bisogno ancora di essere consolidato e rinnovato”. Con queste parole Elisa Meloni, segretario provinciale del Pd di Siena chiarisce la sua posizione, rispetto alle ipotesi ventilate sulla stampa di una sua possibile candidatura alla segreteria regionale.
“Nel corso dell’ultima direzione regionale del Pd – dice Meloni – ho condiviso le parole di Andrea Manciulli che nel suo intervento ha sottolineato più volte la necessità di dare priorità ai contenuti piuttosto che agli interessi ‘di bottega’. Senza un’idea precisa di ciò che vogliamo essere, della nostra identità nessuno potrà andare da nessuna parte. Io credo fortemente nel progetto del Partito democratico e sono pronta a spendermi in prima persona, dal territorio, per colmare quelle lacune di cui siamo stati, prima di tutto, noi stessi gli artefici: lo scarso radicamento e la mancanza di una solida base, culturale, politica e organizzativa. Siena e la Toscana, nel percorso congressuale, possono dare un contributo importante, in nome del rilancio dei territori, del radicamento e di un rinnovamento del Partito”.
“La generazione – continua Meloni – di giovani dirigenti e amministratori, di cui anche io faccio parte, si è formata, con il tempo e ricoprendo ruoli di direzione politica a tutti i livelli: dai più bassi ai più alti. Sorrido ironicamente a chi ci ha etichettato come prodotti dell’apparato, rappresentandoci come fossimo dei rigidi funzionari di partito. Io sono orgogliosa del lavoro che faccio, che è frutto di tanta passione, impegno e anche di qualche sacrificio. Dalla mia esperienza ho imparato a ragionare più con il ‘noi’ che con l’io, convinta che la forza della politica sia promuovere, insieme, cambiamenti utili alla vita collettiva. Spetta quindi a tutti noi contribuire a restituire alla nostra gente il sogno del 14 ottobre, lontano anni luce dal partito correntizio, confuso e fragile che abbiamo adesso”.
“Ci vuole più coraggio, più determinazione e più voglia ascoltare e di stare tra la gente. Per questo ci vogliono posizioni chiare sui temi eticamente sensibili, partendo dal principio inviolabile della laicità dello Stato; ci vogliono proposte concrete su come risolvere i nuovi problemi del lavoro, partendo dalla crisi e dal precariato. Questo, fino ad oggi, è mancato e da questo dobbiamo ripartire con un nuovo progetto, guidato da chi ha voglia veramente di fare squadra e non da chi vuole fare, per forza, ‘l’uomo da solo in campo’. E’ con molta serenità e convinzione che ho scelto, dopo aver riflettuto ed aver ascoltato tante voci appassionate, di sostenere Andrea Manciulli in Toscana e Pierluigi Bersani per la responsabilità di segretario nazionale del partito. Lo farò con assoluto rispetto per la mia funzione e per tutti coloro che nel congresso sosterranno gli altri candidati”.
“Nel corso dell’ultima direzione regionale del Pd – dice Meloni – ho condiviso le parole di Andrea Manciulli che nel suo intervento ha sottolineato più volte la necessità di dare priorità ai contenuti piuttosto che agli interessi ‘di bottega’. Senza un’idea precisa di ciò che vogliamo essere, della nostra identità nessuno potrà andare da nessuna parte. Io credo fortemente nel progetto del Partito democratico e sono pronta a spendermi in prima persona, dal territorio, per colmare quelle lacune di cui siamo stati, prima di tutto, noi stessi gli artefici: lo scarso radicamento e la mancanza di una solida base, culturale, politica e organizzativa. Siena e la Toscana, nel percorso congressuale, possono dare un contributo importante, in nome del rilancio dei territori, del radicamento e di un rinnovamento del Partito”.
“La generazione – continua Meloni – di giovani dirigenti e amministratori, di cui anche io faccio parte, si è formata, con il tempo e ricoprendo ruoli di direzione politica a tutti i livelli: dai più bassi ai più alti. Sorrido ironicamente a chi ci ha etichettato come prodotti dell’apparato, rappresentandoci come fossimo dei rigidi funzionari di partito. Io sono orgogliosa del lavoro che faccio, che è frutto di tanta passione, impegno e anche di qualche sacrificio. Dalla mia esperienza ho imparato a ragionare più con il ‘noi’ che con l’io, convinta che la forza della politica sia promuovere, insieme, cambiamenti utili alla vita collettiva. Spetta quindi a tutti noi contribuire a restituire alla nostra gente il sogno del 14 ottobre, lontano anni luce dal partito correntizio, confuso e fragile che abbiamo adesso”.
“Ci vuole più coraggio, più determinazione e più voglia ascoltare e di stare tra la gente. Per questo ci vogliono posizioni chiare sui temi eticamente sensibili, partendo dal principio inviolabile della laicità dello Stato; ci vogliono proposte concrete su come risolvere i nuovi problemi del lavoro, partendo dalla crisi e dal precariato. Questo, fino ad oggi, è mancato e da questo dobbiamo ripartire con un nuovo progetto, guidato da chi ha voglia veramente di fare squadra e non da chi vuole fare, per forza, ‘l’uomo da solo in campo’. E’ con molta serenità e convinzione che ho scelto, dopo aver riflettuto ed aver ascoltato tante voci appassionate, di sostenere Andrea Manciulli in Toscana e Pierluigi Bersani per la responsabilità di segretario nazionale del partito. Lo farò con assoluto rispetto per la mia funzione e per tutti coloro che nel congresso sosterranno gli altri candidati”.