ROMA. “Oggi possiamo essere ottimisti. Il Ministero ha deciso di aprire un tavolo di confronto con i Comuni e le Regioni: ora auspichiamo che alle parole seguano i fatti, e che al settore della geotermia siano ripristinati gli incentivi che il governo aveva cancellato. Naturalmente nel massimo rispetto della mitigazione dell’impatto ambientale; ma qui ne va della vita stessa dei nostri territori”. Sono le parole di Emiliano Bravi, sindaco di Radicondoli e responsabile Anci Toscana per la geotermia, dopo l’atteso incontro a Roma con il sottosegretario allo Sviluppo economico Davide Crippa.
Della delegazione di primi cittadini toscani facevano parte i sindaci di Pomarance Loris Martignoni, di Castelnuovo val di Cecina Alberto Ferrini, di Montieri Nicola Verruzzi e di Monterotondo Marittimo Giacomo Termine. “E’ un risultato positivo raggiunto grazie all’impegno di tutti: dei territori, di Anci Toscana e della Regione, in particolare del presidente Rossi, che era presnete all’incontro”. La convocazione del tavolo era molto attesa dai sindaci dei Comuni geotermici della Toscana, ed era stato lo stesso presidente dell’Anci regionale Matteo Biffoni a richiederlo in una lettera inviata al ministro Di Maio già nel dicembre scorso. Il problema, che in Toscana interessa ben 16 Comuni, era nato dopo che il decreto FER-1 sulle energie rinnovabili aveva escluso la geotermia dalla linea di finanziamento: questo avrebbe ricadute pesantissime sui territori e l’occupazione e da qui era nata la mobilitazione dei sindaci e delle Regioni.
I Comuni geotermici toscani sono Abbadia San Salvatore, Arcidosso, Castel del Piano, Castelnuovo Val di Cecina, Chiusdino, Montecatini Val di Cecina, Monterotondo Marittimo, Monteverdi Marittimo, Montieri, Piancastagnaio, Pomarance, Radicofani, Radicondoli, Roccalbegna, San Casciano dei Bagni, Santa Fiora.