SIENA. Il PD nei giorni scorsi ha inviato una delegazione, composta da Marco Nasorri, capogruppo Pd in consiglio provinciale; Marileno Franci consigliere provinciale Pd; Silvano Giani, segretario comunale del Pd di Pienza e Claudio Serafini capogruppo del centrosinistra in consiglio comunale, ad incontrare una rappresentanza delle ventiquattro lavoratrici che rischiano di essere licenziate.
“Abbiamo espresso – affermano Nasorri, Franci, Giani e Serafini – la piena solidarietà e la totale comprensione delle ragioni che rendono inaccettabile la prospettiva della chiusura del call center. L’azienda ha costruito le proprie radici in questo territorio ed il call center è stato il volano di sviluppo, per garantire negli anni le premesse per l’importante e solida crescita di Bottega Verde, una realtà produttiva che oggi vende in tutto il mondo e occupa in Italia circa 830 persone”.
“E’ inaccettabile – afferma la delegazione del Pd – che l’azienda oggi disconosca simili valori che provengono da questa terra e non prenda minimamente in considerazione le proposte che le organizzazioni sindacali e le lavoratrici hanno avanzato, accettando il ricorso ad un periodo di messa in cassa integrazione, con l’impegno che nel frattempo la proprietà definisca una proposta concreta di riconversione occupazionale. Ci auspichiamo che, attraverso il tavolo istituzionale promosso dalla Provincia di Siena, insieme alle organizzazioni sindacali e al Comune di Pienza, l’azienda conduca ad una positiva valutazione e avanzi di nuove proposte che garantiscano uno sbocco positivo della vicenda”.
“La disponibilità delle lavoratrici – concludono Nasorri, Franci, Giani e Serafini – ad intraprendere percorsi formativi e l’impegno assunto dall’amministrazione provinciale nel garantire tutti gli strumenti di sostegno e di formazione necessari, evidenziano la volontà delle lavoratrici e delle istituzioni locali di operare con determinazione per il mantenimento del sito produttivo di Pienza e dei livelli occupazionali”.
“Abbiamo espresso – affermano Nasorri, Franci, Giani e Serafini – la piena solidarietà e la totale comprensione delle ragioni che rendono inaccettabile la prospettiva della chiusura del call center. L’azienda ha costruito le proprie radici in questo territorio ed il call center è stato il volano di sviluppo, per garantire negli anni le premesse per l’importante e solida crescita di Bottega Verde, una realtà produttiva che oggi vende in tutto il mondo e occupa in Italia circa 830 persone”.
“E’ inaccettabile – afferma la delegazione del Pd – che l’azienda oggi disconosca simili valori che provengono da questa terra e non prenda minimamente in considerazione le proposte che le organizzazioni sindacali e le lavoratrici hanno avanzato, accettando il ricorso ad un periodo di messa in cassa integrazione, con l’impegno che nel frattempo la proprietà definisca una proposta concreta di riconversione occupazionale. Ci auspichiamo che, attraverso il tavolo istituzionale promosso dalla Provincia di Siena, insieme alle organizzazioni sindacali e al Comune di Pienza, l’azienda conduca ad una positiva valutazione e avanzi di nuove proposte che garantiscano uno sbocco positivo della vicenda”.
“La disponibilità delle lavoratrici – concludono Nasorri, Franci, Giani e Serafini – ad intraprendere percorsi formativi e l’impegno assunto dall’amministrazione provinciale nel garantire tutti gli strumenti di sostegno e di formazione necessari, evidenziano la volontà delle lavoratrici e delle istituzioni locali di operare con determinazione per il mantenimento del sito produttivo di Pienza e dei livelli occupazionali”.