SIENA. Il Comune di Siena ha conferito oggi (21 marzo), durante una seduta straordinaria del Consiglio Comunale con cerimonia solenne, alla quale erano presenti le autorità cittadine, la Cittadinanza Onoraria al 186° Reggimento Paracadutisti Folgore. La consegna per le mani del Sindaco Luigi De Mossi al colonnello Michele Fraterrigo. Un omaggio all’unità militare che da oltre 40 anni è di stanza nella caserma “Bandini” della nostra città, incentrato sul valore e il merito dimostrato dai paracadutisti in tempo di guerra e di pace.
“Questa città è particolarmente grata ai paracadutisti per la loro lunga e proficua permanenza nella nostra comunità – ha sottolineato il presidente del Consiglio comunale Marco Falorni – che li ha visti spesso operare in sinergia, in tante iniziative, con il Comune e con altri enti e istituzioni senesi. Piace sottolineare, per esempio, quanto sia importante la collaborazione fornita a questa amministrazione, sotto il coordinamento delle autorità preposte all’ordine pubblico, in tema di sicurezza, una esperienza tuttora in corso, molto apprezzata dai cittadini e anche dai visitatori della nostra Siena. Ci tengo a ricordare che, in tema di cittadinanza onoraria – ha continuato – questa amministrazione per prima ha ritenuto di dotarsi di un apposito regolamento, contemplando anche la possibilità che la stessa sia assegnata ad enti benemeriti. Tale regolamento è stato approvato da questo consesso il 27 settembre 2018. Di lì a poco, il 30 gennaio del corrente anno, in quest’aula è stata approvata pure la decisione di assegnare, per la prima volta a un ente presente sul territorio, proprio al 186esimo Reggimento Folgore, la cittadinanza onoraria senese. Possiamo quindi – ha concluso – a buon diritto considerare storica la seduta consiliare di questa mattina, finalizzata a onorare i nostri paracadutisti senesi, e che gratifica pure questo consiglio comunale che tale scelta ha fortemente voluto”.
Un giorno importante e speciale anche per il colonnello Michele Fraterrigo che ringraziando l’Amministrazione comunale, ha ricordato: “quanto questo importante riconoscimento abbia sublimato il forte legame che unisce ormai da 40 anni i paracadutisti alla città di Siena. Questo legame passa attraverso la condivisione di fattori sociali, valori e ideali – ha continuato il comandante del Reggimento – in base ai quali si creano e consolidano sinergie positive per il territorio e per il Paese. Questa identità si costruisce nel tempo, operando per il bene della collettività. Con il conferimento della cittadinanza al Reggimento viene riconosciuto il sacrificio dei nostri paracadutisti che con encomiabile senso del dovere, onore e fedeltà alle istituzioni servono la bandiera italiana. Alcuni di loro sono caduti combattendo, altri si sono rialzati feriti ma mai domi, continuando a servire il Paese con lo stesso slancio del primo giorno. Con questo gesto oggi avete reso onore al loro sacrificio”.
“Siete a rappresentare – è intervenuto l’assessore alla sicurezza Francesco Michelotti – un’eccellenza dell’esercito italiano; un esempio da seguire per le giovani generazioni, per i valori e i comportamenti che trasmettete. La Folgore ha al primo posto il senso del dovere, il servizio, servire l’Italia, sempre tenendo presente lo spirito di corpo, l’essere comunità. Un messaggio semplice e rivoluzionario che va in controtendenza rispetto alla deriva e allo scollamento dei valori cui oggi assistiamo”. Michelotti ha quindi ricordato le motivazioni che hanno portato al conferimento della Medaglia d’oro al valor militare per la battaglia di El Alamein e da qui ha riportato alla memoria dei consiglieri, e delle autorità presenti nella sala consiliare, alcuni fra i tanti atti di coraggio di cui la Folgore è stata protagonista. Il vigliacco attentato di Kabul del 17.9.2009 durante il quale persero la vita giovani militari: il tenente Antonio Fortunato, il caporal maggiore Matteo Mureddu, il primo caporal maggiore Davide Ricchiuto, il sergente maggiore Roberto Valente, il primo caporal maggiore Gian Domenico Pistonami, il primo caporal maggiore Massimiliano Randino. La storia di sei vite spezzate. La ferita di una nazione, di un corpo militare. Una ferita patita anche nella città di Siena. Dopo Nassirya è stato il giorno più doloroso per l’Italia. Oggi – ha concluso l’assessore – Siena ricorda, anche, e soprattutto, loro. Cittadini di Siena, servitori della patria.
“Un momento emozionante – ha detto il sindaco Luigi De Mossi – perché quando c’è questo rispetto, questo abbraccio, reciproco, questa continuità in pace, come nelle missioni di peacekeeping, è facile comprendere il senso di questo riconoscimento da parte della città. Un momento importante, e di affetto, verso gli uomini e le donne della Folgore. La cittadinanza onoraria rappresenta e concretizza proprio questo, soprattutto per quelli che non possono più servire, o perché sono stati congedati o perché non ci sono più. È questa la cifra di Siena: città mite, che rispetta chi la rispetta come è avvenuto durante questi 40 anni di presenza della Folgore. Questa cerimonia vuole essere un riconoscimento a tutto quello che avete fatto e che continuate a fare”.