di Augusto Mattioli
SIENA. Questa mattina si sono svolti i funerali di Imo Bibbiani nella chiesa dell’Istrice, presenti gli istriciaioli che lo hanno conosciuto e apprezzato.
Bibbiani, scomparso a 96 anni nella serata di martedì, era un contradaiolo a tutto tondo ma non solo. Nella sua contrada aveva avuto vari ruoli e incarichi fino ad arrivare a quello di priore dal 1984 al 1989, mostrando in momenti complicati doti non comuni di diplomazia e di saper guidare i suoi contradaioli nelle scelte, a volte anche difficili, che via via la contrada doveva fare. Ma Imo nei vari ruoli che ha avuto nella città, nella sua attività di lavoro giornaliera, è stata una persona che ha lavorato anche per Siena nel suo complesso. Per farla crescere davvero (come del resto facevano molti senesi) nel periodo del dopo guerra fino a tutti gli anni settanta, quando certo si era più poveri ma c’erano anche speranza e volontà di andare avanti. Un esempio l’interesse costante per il basket mensanino quando la società biancoverde stava crescendo e, pensando al futuro, iniziava dotarsi (vedi la costruzione dell’attuale palasport e prima ancora del Dodecaedro) di basi solide per andare avanti.