SIENA. Si è appreso da numerose fonti che con la delibera n. 5 del 6 marzo 2009 l’Assemblea dell’ATO6 – Ombrone ha autorizzato la Società Acquedotto del Fiora s.p.a. a pretendere a titolo di cauzione, il pagamento di 40 euro per tutte quelle utenze prive di addebito su conto corrente.
"Si tratta di una decisione iniqua – scrive la nota stampa congiunta di Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani – e di un balzello che si vuole infliggere alle nostre famiglie ed ai consumatori. Ma quello che preoccupa di più è che ad aver deciso tale nuovo balzello sia stata l’Assemblea dell’Ato6 che è formata dai Sindaci dei comuni che compongono l’Ato dell’Ombrone. I Sindaci dei Comuni della nostra Provincia sono quasi tutti del Partito Democratico e dunque, ci chiediamo quali i motivi che hanno portato gli amministratori del Pd ad accettare e votare tale delibera. I comunisti senesi lo vogliono sapere e, dunque, presenteranno alla Provincia ed in tutti i Consigli Comunali dove sono presenti delle interrogazioni urgenti per sapere come hanno votato i nostri primi cittadini a tale delibera; nel caso di voto favorevole, per quale motivo hanno accettato tale misura e come si inserisce questo balzello deciso dai Sindaci dei Comuni nelle iniziative contro al crisi".
"Inoltre chiediamo al Partito Democratico ed ai Sindaci della nostra Provincia – prosegue la nota dei comunisti – di chiedere una riunione urgente dell’Assemblea dell’Ato 6 per annullare e revocare la delibera vergogna dei 40 euro. Se preoccupa la crisi economica delle nostre famiglie, questo sarebbe un gesto concreto alle tante chiacchiere che sentiamo da diversi amministratori locali. Si tratta dell’ennesima pagina di cattiva amministrazione che dimostra ancora una volta, come la privatizzazione dell’acqua sia stato un pessimo affare per i cittadini non solo dal punto di vista della qualità dell’acqua e del servizio, ma anche da un punto di vista economico. Fatture alte e poco comprensibili, peggioramento della qualità dell’acqua, ecco cosa ha portato la privatizzazione dell’acqua nella nostra provincia. Da tempo i Comunisti portano avanti la battaglia per ripubblicizzare l’acqua e chiudere inutili baracconi dove non si capisce come e da chi vengono prese determinate decisioni e soprattutto nell’interesse di chi".
"Perché il Partito Democratico che dice di essere a favore dell’acqua pubblica non viene su questa posizione? – concludono RC e CI – Intanto i Comunisti senesi aderiscono alla campagna per l’abolizione di questa tassa e da lunedi tutti i cittadini potranno firmare presso le sedi di Rifondazione e dei Comunisti Italiani la petizione popolare che chiede l’annullamento di una misura che dimostra ancora una volta, come il pubblico e quindi noi tutti, abbiamo perso con le privatizzazioni il diritto a dei servizi essenziali sicuri e soprattutto ben amministrati".
"Si tratta di una decisione iniqua – scrive la nota stampa congiunta di Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani – e di un balzello che si vuole infliggere alle nostre famiglie ed ai consumatori. Ma quello che preoccupa di più è che ad aver deciso tale nuovo balzello sia stata l’Assemblea dell’Ato6 che è formata dai Sindaci dei comuni che compongono l’Ato dell’Ombrone. I Sindaci dei Comuni della nostra Provincia sono quasi tutti del Partito Democratico e dunque, ci chiediamo quali i motivi che hanno portato gli amministratori del Pd ad accettare e votare tale delibera. I comunisti senesi lo vogliono sapere e, dunque, presenteranno alla Provincia ed in tutti i Consigli Comunali dove sono presenti delle interrogazioni urgenti per sapere come hanno votato i nostri primi cittadini a tale delibera; nel caso di voto favorevole, per quale motivo hanno accettato tale misura e come si inserisce questo balzello deciso dai Sindaci dei Comuni nelle iniziative contro al crisi".
"Inoltre chiediamo al Partito Democratico ed ai Sindaci della nostra Provincia – prosegue la nota dei comunisti – di chiedere una riunione urgente dell’Assemblea dell’Ato 6 per annullare e revocare la delibera vergogna dei 40 euro. Se preoccupa la crisi economica delle nostre famiglie, questo sarebbe un gesto concreto alle tante chiacchiere che sentiamo da diversi amministratori locali. Si tratta dell’ennesima pagina di cattiva amministrazione che dimostra ancora una volta, come la privatizzazione dell’acqua sia stato un pessimo affare per i cittadini non solo dal punto di vista della qualità dell’acqua e del servizio, ma anche da un punto di vista economico. Fatture alte e poco comprensibili, peggioramento della qualità dell’acqua, ecco cosa ha portato la privatizzazione dell’acqua nella nostra provincia. Da tempo i Comunisti portano avanti la battaglia per ripubblicizzare l’acqua e chiudere inutili baracconi dove non si capisce come e da chi vengono prese determinate decisioni e soprattutto nell’interesse di chi".
"Perché il Partito Democratico che dice di essere a favore dell’acqua pubblica non viene su questa posizione? – concludono RC e CI – Intanto i Comunisti senesi aderiscono alla campagna per l’abolizione di questa tassa e da lunedi tutti i cittadini potranno firmare presso le sedi di Rifondazione e dei Comunisti Italiani la petizione popolare che chiede l’annullamento di una misura che dimostra ancora una volta, come il pubblico e quindi noi tutti, abbiamo perso con le privatizzazioni il diritto a dei servizi essenziali sicuri e soprattutto ben amministrati".
Il Partito della Rifondazione Comunista
I Comunisti Italiani