Ospitato un convegno con la partecipazione di docenti ed esperti del settore
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SIENA.
Riflettori accesi all’Istituto d’istruzione superiore “Bettino Ricasoli” di Siena sul mal dell’esca, malattia del legno che attacca i vigneti provocando problemi sia per la sopravvivenza che per i costi di gestione delle piante. Nei giorni scorsi l’Istituto senese ha ospitato un convegno organizzato dall’Unione provinciale agricoltori di Siena che ha visto la partecipazione e il contributo tecnico e scientifico di docenti ed esperti del settore a livello nazionale e internazionale, fra cui Laura Mugnai, professore associato si scienze e tecnologie agrarie, alimentari, ambientali e forestali – Patologia vegetale dell’Università di Firenze; Stefano Di Marco, dell’Istituto di Biometeorologia del CNR e Christophe Bertsch, in arrivo dall’Università di Haute-Alsace, in Francia.
Il mal dell’esca, che sta colpendo anche molti vigneti in Italia, è provocato da funghi patogeni vascolari, principalmente Phaeoacremonium aleophilum e Phaemoniella chlamydospora, che generalmente infettano le ferite che si vengono a creare dopo i tagli di potatura e, in misura minore, dal suolo. I sintomi sono caratterizzati dalla “tigratura” fogliare, mentre il legno presenta ostruzioni dei vasi xilematici che imbruniscono longitudinalmente. In condizioni climatiche particolari, come primavere molto piovose seguite da periodi caldi e secchi, la malattia può avere un decorso acuto con una rapida perdita del turgore fogliare e un successivo disseccamento della pianta.