Riflessioni di Massimo Mori sulle prossime scadenze
SIENA. I partiti tutti sono al pensatoio, parlano di uomini e di liste, cercano le alleanze per fare risultati che li portino al governo, cercano nomi che possono essere grandi portatori di voti, ma poco o nulla dicono per fare cosa; ma la gente, gli elettori osservano e cercano di capire.
Gli agricoltori ad esempio, da anni massacrati dai cambiamenti climatici, avrebbero sicuramente più bisogno di certezze che di parole spese a caso, avrebbero bisogno certamente di politiche comunitarie in favore dei nostri prodotti, ma anche un impegno maggiore delle nostre istituzioni locali a far si che la loro vita non fosse una costante battaglia contro i nocivi che gli distruggono i raccolti.
Le imprese, sia quelle di trasformazione dei prodotti agricoli, sia quelle sia mirano al mercato residenziale, possono forse sperare nell’aiuto delle istituzioni attuali? In assoluto direi di no, la viabilità è in condizioni tali che tra poco sarà necessario avere mezzi da deserto per transitare, questo per non parlare dei servizi, dalle lungaggini burocratiche ai no senza motivi, ad esempio in toscana, credo unica regione d’Italia, non sono possibili insediamenti commerciali superiori ai Mille e cinquecento metri quadrati.
Insomma veniamo al sodo, occorrono solo poche regole di buon senso, ma si sa i politici devono provare ad accontentare tutti, e questo sappiamo essere cosa impossibile ma una scelta deve essere fatta quindi si decide di stare dalla parte degli animalisti si salvano lupi caprioli e cinghiali, oppure invece si sta dalla parte degli agricoltori e allevatori e si abbattono fino a portarli a essere un numero sopportabile?
Non ci sono dubbi, se vogliamo risparmiare risorse, ridare redditività all’agricoltura e alla pastorizia, occorre intervenire in tempi davvero rapidi, mettere un bel punto su tutte le barzellette del momento e fare cose concrete. Risparmiare in questa direzione significherebbe avere più denari a disposizione per tanti altri settori di prima necessità, se applicassimo la pratica degli abbattimenti, magari organizzandoli insieme agli operatori del settore la vita dei nostri allevatori e dei nostri agricoltori sarebbe più semplice, avremmo meno recinzioni, meno cani in giro e tutto l’ambiente ne godrebbe.
Già, la ricetta sembra semplice, ma questo contrasta con l’ideologia che mette in primo piano gli animali e in secondo gli uomini e allora? Allora niente, la sinistra è in sostanza paralizzata in assenza totale di coraggio, gli ambientalisti e gli animalisti sono prevalentemente il loro prodotto, non possono perderli, magari conoscono il prezzo che la collettività deve pagare per dargli ragione, ma non osano contrariarli, cos’ però non funziona nulla.
Alla necessità di ampliamento di un ambiente produttivo, si antepone il lupo, alla necessità di portare le proprie pecore al pascolo si antepone il diritto del lupo, alla necessità di coltivare il mais nelle poche pianure che abbiamo, si antepone l’esigenza dei cinghiali, alla necessità della produzione di vino, si antepone la priorità dei caprioli, vi pare logico e giusto? Allora alle prossime regionali continuate a dare il voto alla sinistra così come potete deciderle di farlo per tutto il resto.
Per raggiunti limiti di età e forse anche per capacità, non sarò candidato a nulla, ma se lo fossi la mia battaglia, sarebbe tutta in direzione del mondo che lavora, e con questo spirito credo di poter dire che si muoveranno i candidati di fratelli d’Italia. Quindi una scelta in questa direzione sarebbe una scelta, ciò che oggi manca è proprio la capacità di scegliere, la paura di perdere consenso, io so da quale parte stare ne sono convinto e orgoglioso, come sono convinto e orgoglioso di essere nel mondo di Fratelli d’Italia.
Massimo Mori