SIENA. Dal Circolo Città Domani riceviamo e pubblichiamo.
“Il 30 Gennaio di quest’anno, il Consiglio Comunale ha approvato un documento politico programmatico che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto rappresentare le linee generali d’intervento che, in materia urbanistica, i cittadini senesi dovranno aspettarsi d’ ora in poi.
Vorremmo, prima di tutto, dare il “benvenuto nel club” all’assessore Michelotti, nel momento in cui constata, tra le premesse, che il recupero urbano e l’attività edilizia, ad esso inevitabilmente connessa, rappresenta il settore trainante dell’economia senese, con un ampio indotto economico per tutto il territorio. Perché benvenuto nel club? Perché lo avevamo detto prima noi di Sinistra per Siena, tanto da farlo diventare l’asse portante della nostra proposta di rilancio economico per la città ed i Comuni contermini. L’idea di metropolitana leggera, della quale si parla successivamente, è stata, inoltre, articolata dettagliatamente proprio da Sinistra per Siena nel programma elettorale sin da dieci anni orsono. Inoltre noi, non ritenevamo utile un capolinea a Badesse ma casomai a Poggibonsi, da una parte, e Buonconvento e Asciano dall’altra, con tutte le differenti ripercussioni logistiche del caso. Molto simile alla nostra proposta contenuta nell’ultimo programma elettorale, appare, inoltre, quella indicata a proposito dello spostamento dell’attracco dei bus turistici in Pescaia.
Molte idee pratiche risultano di sicuro non originali ma non importa. L’importante è che ci si sia svegliati pensando anche al principale indotto produttivo locale che, senza bisogno di grandi finanziatori “stranieri”, contando sulla presenza e grande preparazione tecnica di aziende ed operatori, è sempre stato pronto a dare risposte in questa materia, veicolando in modo sano una fetta di quello che è stato il pregresso benessere diffuso nella nostra città. Noi , essendo di una sinistra tutt’altro che rancorosa, ci saremmo anche accontentati di questo se non fosse stato che, leggendo meglio, sono apparsi i primi evidenti limiti di tutto il ragionamento.
L’assessore, infatti, premette ulteriormente che sono aperti tavoli tecnici sia con gli Ordini professionali competenti che con le associazioni dei costruttori edili, per riempire di contenuto il dichiarato intento di ridisegnare prima il Piano Strutturale e poi l’eventuale e conseguente regolamento urbanistico. Quello che preoccupa è che l’elencazione che ne consegue appare solamente una disorganica lista della spesa .
Dire, infatti che a Siena c’è bisogno di nuovi asili nido, come strumento per attrarre giovani coppie , non basta, bisognerebbe accennare, dove dovrebbero essere realizzati e per rispondere quantitativamente a quale ipotetico incremento demografico futuro.
Si parla poi di recupero di contenitori dismessi facendo affermazioni ancora più fumose perché anche qui si ipotizza il frazionamento degli immobili che si renderanno disponibili, sia per dismissioni comunali che del Monte dei Paschi, onde renderli disponibili per forme di cohouser, piuttosto che per cessioni ad imprese e privati e quanto altro. Ma quali dovrebbero essere gli strumenti per realizzare tutto questo? Non si accenna anche alla possibilità di realizzarvi alloggi popolari, più efficaci per ripopolare anche zone intramurarie la nostra città, magari privilegiando le giovani coppie che si vorrebbero attrarre anche con altri strumenti. Nell’auspicare che anche i privati possano trovare interesse ad operazioni di riqualificazione dei propri immobili, per incoraggiarli si ipotizzano non meglio precisate “convenzioni incentivanti” da attivare insieme alle Contrade che, in questa forma, non si riesce a capire a cosa dovrebbero corrispondere, e questo per una delibera consiliare è un difettuccio importante. Stesso riferimento a tali convenzioni si fa come strumento da mettere in campo, da parte comunale, per rendere appetibile, in concorso con le note agevolazioni fiscali statali, il risanamento architettonico, sismico ed energetico . Anche in questo caso sarebbe bello capire cosa s’intenderebbe concretamente.
Altra cosa fuori sincronia appare parlare di soluzioni di problemi legati al traffico senza pensare ai tempi ed alle modalità di realizzazione di un piano generale della mobilità che, partendo da una nuova analisi scientifica dei flussi, consenta davvero a tutti di capire come dovrebbe muoversi la Giunta per risolvere i vari problemi che vengono elencati. Il giudizio rimane severo quando ci si accorge che, in calce a detto elenco, prima si mettono le mani avanti dicendo apertamente che molte questioni necessiteranno di tempi lunghi per la loro soluzione, salvo poi ipotizzare, poco oltre, la realizzazione di nuove rotatorie in punti certamente delicati, ad oggi, ma la cui realizzazione non dovrebbe essere fatta, visto il costo degli interventi, senza prima aver realizzato l’armonizzazione degli interventi stessi tra piano urbanistico e nuovo piano del traffico ed avere organicamente revisionato il servizio di trasporto pubblico locale.
In poche parole, mancando completamente un’idea preliminare di città futura alla quale adeguare il necessario rinnovamento di Piano Strutturale e di Regolamento Urbanistico, la Giunta pare volersi muovere solamente con interventi unicamente tesi, nella migliore delle ipotesi, a tamponare la situazione attuale, in tempi di realizzazione non precisati, senza osare ipotizzare soluzioni che possano risultare armoniche anche in relazione alla futura idea d’evoluzione della città. Quest’ultima è la vera latitante, non solo dal contenuto della delibera, ma anche dall’azione di Governo generale del Comune”.