BRESCIA. La Squadra Mobile della Questura di Brescia ha eseguito tre provvedimenti di custodia cautelare in carcere nei confronti dei componenti di una pericolosa banda criminale che, a seguito di lunghe indagini, è stata riconosciuta responsabile di ben 11 rapine violente compiute in quattro mesi nel capoluogo e in provincia. L'ordinanza è stata notificata in carcere a due siciliani, padre e figlio, e a un terzo complice di origini senegalesi, tutti residenti in un comune della bassa bresciana. Erano stati arrestati nei mesi scorsi mentre, armati di pistola stavano mettendo a segno una rapina. Le indagini dei poliziotti della Mobile bresciana hanno consentito di ricostruire dettagliatamente l'attività criminale della banda che, da gennaio a marzo di quest'anno, ha rapinato attività commerciali, tra cui tabaccherie, distributori di benzina, negozi di abbigliamento, concessionarie di auto, studi professionali e infine gli uffici della ditta che gestisce il macello pubblico di Brescia. Tutti i colpi sono stati messi a segno con modalità particolarmente violente nei confronti delle vittime delle rapine e dei clienti presenti, che venivano sistematicamente aggrediti fisicamente e percossi dai malviventi, responsabili quindi anche di lesioni aggravate. In un'occasione, un'anziana tabaccaia, a Isorella (Brescia), era stata presa a pugni davanti alla figlia e ai nipotini.