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SIENA. “Noi siamo qui e vogliamo esserci anche domani, per aprire uno spazio di scambio, riflessione e produzione di pensiero che sappia parlare a tutte le donne che non vogliono restare in silenzio di fronte al pensiero unico che avanza, ma reagire e mobilitarsi contro un modello culturale che ha prevalso nel Paese e che non le rappresenta”. E’ stato questo il messaggio lanciato da Siena ieri (7 settembre), da Susanna Cenni, parlamentare del Partito democratico, che aveva dato appuntamento alle donne senesi, cui si sono aggiunte importanti presenze da varie realtà d’Italia, tra cui le ex ministro Livia Turco e Barbara Pollastrini, la senatrice Pd Vittoria Franco e le parlamentari Paola Concia e Silvia Velo. Al braccio un campanellino, per dare la sveglia a un Paese in afasia, assuefatto da una rappresentazione delle donne la cui affermazione personale passa dal corpo, divenuto oggetto da utilizzare “per abbellire eventi internazionali, liste elettorali e aule parlamentari”.
“La partecipazione all’incontro è stata sorprendente – commenta oggi Susanna Cenni – segno che abbiamo raccolto un disagio e un bisogno che è di tantissime donne e che, come opposizione, non siamo riusciti ad intercettare e rappresentare. Mi ha colpita la presenza di volti nuovi, anche esterni ai circuiti della politica e dell’associazionismo. Parlo di studentesse e giovani ragazze, alcune appena approdate in un consiglio comunale, assieme a volti storici e rappresentativi del femminismo senese. Adesso arriva la sfida: tenere insieme ciò che è emerso dall’incontro, non disperdere quello che ci siamo dette, non dare nulla per scontato. Faccio alcune proposte concrete: essere presenti a Roma, il 19 settembre, alla manifestazione in difesa della libertà di stampa; replicare, in ogni città, incontri pubblici come quello di Siena, per confrontarsi con più voci di donne possibile; creare degli appuntamenti di approfondimento tematico, partendo dal tema del lavoro e dei talenti, per far emergere le tante competenze e professionalità femminili che in Italia ci sono, ma non hanno voce e visibilità per i media; stare accanto alle donne del mondo della scuola, che stanno subendo un attacco gravissimo dalla riforma Gelmini; approfondire il tema della comunicazione con le donne e sulle donne, coinvolgendo i mezzi di informazione e, infine, affrontare il tema donne e potere”.
“Ci terremo in contatto – ha detto ieri Cenni – creeremo un gruppo su facebook: l’appuntamento di Siena è stato solo il primo passo di qualcosa di importante che è già in moto in diverse città. Un grazie e un abbraccio solidale al coraggio di Concita De Gregorio e alle giornaliste de l'Unità querelate dal Premier, per aver avviato un importante spazio di confronto tra intellettuali, movimento femminista e donne delle istituzioni che ieri ha trovato a Siena un primo momento di incontro”.
Sulle potenzialità dell’iniziativa di ieri si è espressa anche l’ex ministro delle pari opportunità, Barbara Pollastrini: “Credo che Siena possa diventare la rete delle reti, il punto di riferimento per ricostruire quel rapporto tra memoria e futuro che il ‘presentismo bulimico’ messo in campo da una volontà politica regressiva e reazionaria – interpretata dalle destre che comandano culturalmente, prima che politicamente – sta cercando di spezzare. A noi il compito di riannodare quel nodo. Se guardo alle donne nel mondo io non vedo il silenzio, vedo una forza incontenibile. Quello che ci è mancato, ad oggi, è stata una politica di taglio progressista. La responsabilità c’è, ed è mancata nelle idee, nel modo di guardare al mondo”.
“C’è stato un silenzio sulle donne più che delle donne – ha detto Vittoria Franco, coordinatrice donne Pd -. Sulla stampa e in tv si parla delle donne quasi ed esclusivamente quando sono vittime: di violenze, di morte, di regimi dittatoriali. Tropo poco se ne parla per i meriti raggiunti sul lavoro, nella ricerca, per le iniziative sociali o politiche. La nostra voce non sempre arriva, per questo dobbiamo lavorare più di concerto, non polverizzare le iniziative, scegliere meglio gli argomenti, darci forza e appoggio le une con le altre. Le donne del Pd hanno sottoscritto un Patto di unità e autonomia, in vista del congresso: parliamo di democrazia paritaria, perché essa ha un valore cruciale nella costruzione di un nuovo pensiero politico e di un nuovo protagonismo delle donne”. “Fin ora siamo mancate – ha aggiunto Paola Concia, parlamentare Pd – ma noi abbiamo una responsabilità che ci impone di riaprire un dibattito pubblico che riparta dal valore sociale delle donne; un valore che in altri Paesi è cambiato, come dimostra l’elezione di Angela Merkel, prima donna a ricoprire la carica di Cancelliere della Germania. Non c’è democrazia – ha detto la Concia – che tiene dalle donne fuori dalla rappresentanza”.