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SINALUNGA. Da Mattia Savelli (Fratelli d’Italia) riceviamo e pubblichiamo.
“L’Amministrazione Comunale, come “buona” scuola insegna, si è messa in moto a cinque mesi dalle amministrative. Strade asfaltate e riorganizzazione dei parcheggi la fanno da padroni, anche perché sono le cose più facili per dare il famoso “contentino” al cittadino. Chiaramente per quattro anni non si è visto niente di tutto ciò! Però un vecchio adagio dice: “meglio tardi che mai”, se non fosse che questi lavori vengono fatti in maniera non organizzata e senza la minima visione d’insieme, come al solito.
Facendo una breve analisi abbiamo una nuova organizzazione dei posteggi difronte al poliambulatorio che è andata a sostituire i posti a lisca di pesce con quelli lineari. Il risultato è che sono diminuiti notevolmente i parcheggi senza però prevederne altri, l’aggravante è che sono diminuiti difronte ad un poliambulatori dove magari qualche spazio in più fa comodo soprattutto agli anziani che devono recarsi a fare delle visite o delle analisi. Tutto questo è stato fatto per favorire il transito di auto in Via Guerrazzi, un tratto di strada che non è certamente caratterizzato da un traffico importante. Il fine, comunque, poteva essere giusto e sarebbe bastato mettere un senso unico alternato o meglio ancora trovare nuovi spazi per le auto e poi eventualmente riorganizzare quelli esistenti.
Ancora non è tutto, in Via Ciro Pinsuti (una delle vie principali del centro storico) sono stati fatti iniziare i lavori per il miglioramento della strada poco prima di Natale. Come era prevedibile, i lavori sono andati avanti a singhiozzo a causa delle festività e si sono protratti fino ad oggi. Però la strada è rimasta non accessibile costringendo i residenti a numerose scocciature. Come se non bastasse oggi è stata chiusa anche Via Modonna della Febbre, nei pressi, sempre, di Via Ciro Pinsuti, le macchine dovevano così transitare per un vicolo in cui non è stato messo un cartello di divieto di parcheggio, risultato: chi abitava nel centro storico ha subito ulteriori disagi. Bastava far iniziare i lavori dopo le feste e così i quindici giorni necessari non si sarebbero trasformati in più del doppio.”
Conclude Savelli: “Un vero e proprio caos frutto della mancanza di programmazione, di visione d’insieme e del pressappochismo che ormai contraddistinguono numerosi interventi ideati da questa giunta che è ormai arrivata al capolinea. I cittadini questo lo vedono e capiscono che è sempre più il momento di cambiare”.