Firmati gli accordi finali per costruire la struttura più grande e più potente al mondo. L'ateneo senese è parte integrante del progetto internazionale
SIENA. Sono stati firmati gli accordi internazionali che porteranno alla costruzione della serie di telescopi per l’identificazione di raggi gamma più grande e più potente al mondo, 10 volte più sensibile degli strumenti ad oggi esistenti. L’Università di Siena partecipa al progetto, che si chiama Cherenkov Telescope Array (CTA), sin dalla fondazione, attraverso il gruppo di ricerca guidato dal professor Riccardo Paoletti del dipartimento di Scienze fisiche, della Terra e dell’ambiente, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Pisa.
L’organizzazione Telescope Array Observatory sta costruendo l’osservatorio per raggi gamma in due siti, nell’emisfero Sud in Cile, nel deserto dell’Atacama, e nell’emisfero Nord alle Canarie, mentre il coordinamento generale è a Bologna. Il progetto prevede telescopi di diverse classi, grandi da 23 metri di diametro dello specchio principale, medi da 12 metri e piccoli da 4 metri, tutti in fase di validazione tecnico-scientifica dei prototipi. Il gruppo di ricercatori dell’Università di Siena ha già partecipato a diverse attività nei sotto progetti che costituiscono CTA, come la costruzione della camera del prototipo di telescopio da 23 metri già in funzione a La Palma, nelle Canarie, e la costruzione dell’innovativo prototipo statunitense di telescopio medio a doppio specchio Schwarzschild Couder Telescope. Altre attività riguardano studi e simulazioni sui rivelatori al silicio e simulazioni scientifiche sull’osservabilità di sorgenti extra-galattiche di raggi gamma.
Oltre al professor Paoletti il gruppo senese comprende anche il ricercatore Giacomo Bonnoli e gli studenti della scuola di Dottorato in Fisica sperimentale Lorenzo Bellizzi, Stefano Truzzi e Sofia Ventura, mentre ex studenti della stessa scuola, attualmente all’INFN di Pisa, sono Paolo Da Vela e Andrea Rugliancich. Bonnoli partecipa anche alle attività del prototipo completamente italiano di telescopio piccolo ASTRI, progettato e realizzato dall’Istituto Nazionale di Astrofisica.
Il comunicato stampa internazionale di CTA: https://www.cta-observatory.org/final-agreements-signed-for-cta-southern-hemisphere-site-in-chile/
Nella foto: rendering della serie di telescopi che sarà costruita nel deserto dell’Atacama in Cile