Giovedì 20 Dicembre arriva una musica che è spirito di elevazione dell'anima verso la gioia dell'esistenza, la speranza in una vita migliore e il desiderio di pace
CHIUSI. Ormai da quattro anni la Fondazione Orizzonti, congiuntamente all’amministrazione Comunale di Chiusi, dedica una serata di auguri alla popolazione e a tutti gli spettatori che nel corso degli anni si sono avvicinati alle attività del Teatro Mascagni. Quest’anno la colonna sonora degli auguri di Natale è unica: per la rassegna regionale Toscana Gospel Festival, infatti, il 20 Dicembre alle 21:15, approda a Chiusi uno dei gruppi musicali più rilevanti del panorama gospel internazionale: i The Anointed Believers.
La band è attiva dal 2003, ma solo Nel 2012 il gruppo ha cambiato il proprio nome in The Anointed Believers, dopo aver pubblicato l’album di debutto “Be Real”, che include canzoni autoprodotte e autoprodotte come “Be Real”, “Try Jesus” e un remake di un grande gospel, “Trouble in My Way”.
Nel 2016, i The Anointed Believers pubblicano il loro ultimo lavoro “Help Me”. Il gruppo si espande ed include una sezione ritmica con aggiunta di basso, batteria e tastiera. Le loro esibizioni sono potenti, piene di spirito ed estremamente conivolgenti, sia grazie alla ritmica incalzante tipica del gospel contemporaneo sia grazie alle qualità vocali dei 4 cantanti solisti ben accompagnate dal background vocale dei tre musicisti. Il concerto dei The Anointed Believers sarà aperto dalla Prato Gospel School e la Revolution Gospel Band.
I biglietti sono in vendita presso il circuito online www.ciaotickets.com oppure direttamente al botteghino del teatro. Per maggiori informazione è possibile chiamare il 345 9345475. Alla fine dello spettacolo, sarà offerto un buffet nel ridotto del Teatro Mascagni.
Il programma del Toscana Gospel Festival è iniziato lo scorso 15 Dicembre 2018 e durerà fino al 1 Gennaio 2019, toccando 15 città toscane distribuite su tutto il territorio regionale. Ogni canzone gospel nasconde una doppia interpretazione, una religiosa e una simbolica, un inno alla sopravvivenza e alla libertà; cantare oggi quelle canzoni, con testi colmi di sofferenza e di gioia non ha perso significato ma ne ha, paradossalmente, acquistato uno maggiore. Per citare un antico spiritual americano, «Salite su anche voi e lasciatevi trasportare dal Treno del Gospel, vi si aprirà un mondo».