Arrivano i finanziamenti da parte della Regione. Coinvolto quasi tutto il paese
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PETROIO (TREQUANDA – SIENA) – A Petroio è nata la cooperativa di Comunità, alla quale aderiscono già 149 persone, quasi la metà dei residenti. Un progetto che parte sulla spinta della Regione, sotto forma di un finanziamento. “Si è concluso positivamente un percorso – afferma il sindaco Roberto Machetti – avviato insieme al consigliere regionale Simone Bezzini con l’intento di recuperare posti di lavoro, valorizzare le tradizioni locali, puntando su artigianato e accoglienza”.
Nel borgo (frazione del Comune di Trequanda) il progetto è di creare e gestire un albergo diffuso e un piccolo negozio di artigianato locale. Residenti e imprese si sono messi insieme anche per evitare la chiusura del bar e dello spaccio alimentare. C’è poi da riaprire l’albergo ristorante Palazzo Brandano, splendido edificio di proprietà pubblica che ha molte potenzialità, accanto all’utilizzo degli altri immobili disponibili nel paese. Inoltre, per favorire la nascita di nuove professioni sarà realizzato uno spazio di coworking con wi-fi all’interno del bar e le funzioni di ufficio di informazioni turistico (con tanto di sito web che racconti il territorio). Saranno organizzati – cercando finanziamenti nazionali ed europei – spazi e servizi per le prima necessità, la salute, l’aiuto agli anziani o il mercato di prodotti agricoli. Si punta, inoltre, a gestire il locale Museo della terracotta, con rimando alle aziende limitrofe. “Le opportunità sono enormi – aggiunge Machetti – ma occorrono una volontà condivisa e finanziamenti per cercare di trattenere residenti, dando slancio a nuove opportunità di lavoro. Questi elementi, per il momento ci sono”. Una ulteriore rassicurazione viene dall’assessore regionale Vittorio Bugli, che ha parlato dell’impegno della Regione a sostenere anche nel futuro questa nuova forma di salvaguardia delle piccole comunità. Ovviamente sarà necessario – come nel caso di Trequanda – l’appoggio della popolazione e l’utilità effettiva per la comunità con l’attivazione di servizi per tutti, e risultati evidenti nel tessuto sociale. Andrà evitato, invece, un mero esercizio di interesse economico individuale o di pochi, che si appoggi ai fini istituzionali degli enti locali.