La Contrada di Valdimontone ricorda i suoi Contradaioli protagonisti del primo conflitto mondiale
SIENA. Le celebrazioni ufficiali del Centenario della Grande Guerra si sono concluse da qualche settimana, ma proseguono le iniziative destinate a commemorare quell’evento di capitale importanza.
Venerdì 30 novembre, alle ore 18,00, la Contrada di Valdimontone presenterà, nella Sala delle Vittorie, il volume di Gabriele Maccianti TA PUM. Dal Prato dei Servi alle trincee della Grande Guerra, realizzato dalla Contrada con il prezioso contributo di Chianti Banca e dedicato alle iniziative editoriali contradaiole. L’autore, già curatore della mostra Fotografi in trincea, ricostruisce le vicende di 21 montonaioli che vestirono la divisa grigioverde (i dodici rammentati nella lapide inaugurata il 26 aprile 1919 più altri nove fortunatamente ritornati alle loro case) sfruttando per quanto possibile lettere, diari e memorie; al tempo stesso racconta sia la vita della Contrada in quei difficili 41 mesi di guerra sia quanto lo sconvolgimento sociale provocato dal conflitto contribuì a modificare quotidiano vissuto contradaiolo.
A fianco delle umili vicende dei coloni Franco Marzucchi e Dante Bagnacci scorrono così quelle di Fernando Giannelli e di Ranuccio Bianchi Bandinelli. Nel racconto trovano spazio anche i ricordi del grande architetto Giovanni Michelucci, futuro protettore della Contrada e progettista della sede museale. Il testo descrive anche l’importante istituto della dote nuziale, riservato alle ragazze più povere del rione, e il passaggio del potere nella Contrada, avvenuto nei primi anni Trenta, quando la piccola e media borghesia – presa coscienza di “classe” – scalzo l’aristocrazia e il clero dalla guida della Contrada.
Presenterà l’opera Massimo Bianchi (autore della prefazione); Daniele Ciabatti leggerà una lettera del sottotenente Carlo Laghi, scritta pochi mesi prima della morte; l’Unione Corale Senese “Ettore Bastianini” eseguirà alcune delle canzoni più celebri della Grande Guerra; saranno, infine, proiettate alcuni filmati di un documentario.