Nella relazione del rettore, obiettivi raggiunti nell’ultimo anno e priorità per lo sviluppo futuro
SIENA. Si è tenuta stamattina (24 novembre) all’Università di Siena la cerimonia di inaugurazione del 778° Anno Accademico.
Dopo il corteo e il tradizionale intervento dei Goliardi, il rettore Francesco Frati, davanti ad un pubblico numeroso che ha gremito l’aula Magna del rettorato, ha pronunciato la sua relazione, che è iniziata accennando alla lunga storia e al ruolo dell’Ateneo: “un’Istituzione che da quasi otto secoli contribuisce al prestigio, al successo e alla crescita sociale ed economica della nostra città”. Ha poi presentato alcuni dati che definiscono l’Università così come è oggi: “Con 720 docenti e 950 unità di personale tecnico e amministrativo, l’Università di Siena ospita circa 16.000 studenti, cui si aggiungono altri 2000 studenti iscritti ai corsi post laurea. Oltre il 50% proviene da fuori regione e il 9% – stiamo parlando di quasi 1500 studenti iscritti ai corsi di I e II livello – hanno cittadinanza straniera”.
Il rettore ha poi illustrato le numerose novità che hanno segnato l’anno accademico appena trascorso, dando il benvenuto a otto nuovi direttori di dipartimento, recentemente eletti. E’ stato l’anno in cui ben quattro dipartimenti sono stati selezionati dal Miur per i loro progetti di eccellenza, ricevendo 25 milioni di euro in cinque anni per lo sviluppo della ricerca e il reclutamento di nuovo personale. L’anno in cui il reclutamento straordinario di 23 ricercatori ha compensato la riduzione del turnover imposta dai limiti ministeriali.
E’ stato inoltre l’anno in cui il bilancio consuntivo, riferito al 2017, ha cancellato l’ultima voce negativa, quella del deficit patrimoniale, grazie a un utile di 13,2 milioni di euro e in cui l’Ateneo, assieme ai due dipartimenti e ai sei corsi di studio preselezionati, ha conseguito l’accreditamento dall’Agenzia Nazionale di Valutazione (ANVUR).
Parte di questo utile è già accantonato per investimenti immobiliari necessari ad ammodernare le infrastrutture. Primo tra questi investimenti, quello sull’aula Magna del polo didattico Le Scotte: “abbiamo avviato il primo significativo intervento sul nostro patrimonio immobiliare dopo 10 anni di fermo dovuti alla nostra crisi finanziaria, ma anche al perdurare del blocco ministeriale ai finanziamenti per l’edilizia universitaria. Un mese fa infatti si è aperto il cantiere della ristrutturazione dell’Aula Magna del policlinico, che ci permetterà di offrire ai nostri studenti di medicina, ma anche ai nostri medici, spazi adeguati alla didattica e all’organizzazione di convegni nazionali e internazionali”.
Tra le altre iniziative per il rafforzamento dell’area medica, oltre ai nuovi docenti e a nuove borse di specializzazione con il finanziamento della Regione Toscana, il rettore ha ricordato il Centro di medicina di precisione, in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera e la Fondazione Toscana Life Sciences, “che ha l’obiettivo di costruire una piattaforma strumentale e di capitale umano finalizzata allo sviluppo di ricerche traslazionali in ambito medico, quelle in grado cioè di trasformarsi rapidamente in protocolli terapeutici innovativi”.
Frati ha posto poi l’accento su due temi strategici dello sviluppo dell’Università di Siena per i prossimi anni, il supporto alla ricerca e la spinta ulteriore verso l’internazionalizzazione.
“Rispettando un impegno assunto all’inizio del mio mandato, abbiamo ricominciato negli ultimi anni ad investire nella ricerca, attraverso il Piano di Sostegno alla Ricerca per il quale, anche nel prossimo bilancio 2019, prevediamo un incremento dell’investimento del 20%. Si tratta di prevedere risorse, che vorremmo fossero maggiori, per una serie di misure tese a sostenere le attività di base dei nostri ricercatori, incentivare la partecipazione ai bandi europei e irrobustire alcune infrastrutture strumentali e documentali condivise”. Per quanto riguarda l’internazionalizzazione, “ne abbiamo fatto un tema identitario, caratterizzante. Pensiamo che l’Università di Siena debba essere un grande Ateneo internazionale, in grado di aprire una porta ai nostri studenti verso il resto del mondo”. In questo contesto, sono saliti a 18 i corsi di studio insegnati interamente in lingua inglese, e sono stati circa 600 gli studenti che hanno partecipato al programma Erasmus o ad altri programmi di studio internazionali, con l’obiettivo di incrementare ulteriormente questo numero, che è già costantemente in crescita.
Servizi agli studenti, cittadinanza e partecipazione studentesca, innovazione e miglioramento degli apparati tecnologici sono stati altri temi chiave della relazione del rettore, che si è conclusa con un accento sull’importanza della disseminazione della ricerca, in modo che la scienza contribuisca in modo determinante alla crescita culturale e allo sviluppo sociale. “In un periodo in cui credenze e falsi miti mettono in discussione la validità dei risultati ottenuti attraverso il lungo e scrupoloso percorso dell’investigazione scientifica, riteniamo importante che le università, attraverso i loro ricercatori, si impegnino a far conoscere meglio al grande pubblico il proprio lavoro e la sua importanza per lo sviluppo della società”.
Dopo la relazione del rettore sono intervenuti Giacomo Neri, rappresentante degli studenti, e Andrea Machetti, rappresentante del personale tecnico amministrativo. La prolusione è stata affidata alla professoressa Gabriella Piccinni, sul tema “La gente e le cose. Il Buon Governo di Ambrogio Lorenzetti, un racconto medievale”. La mattinata si è conclusa con la cerimonia di benvenuto agli oltre 50 nuovi docenti dell’Ateneo, che hanno ricevuto il tòcco, il tradizionale copricapo simbolo dell’accademia.
Fotogallery di Augusto Mattioli
Le novità e i dati per un bilancio del 2018
L’Ateneo in numeri
Gli studenti iscritti ai corsi di laurea sono circa 16.000, a cui si aggiungono 2000 studenti iscritti ai corsi post laurea di dottorato, di scuola di specializzazione e ai master di I e II livello.
Oltre il 50% degli studenti proviene da fuori regione, il 9% ha cittadinanza straniera.
I docenti in servizio, tra ordinari, associati e ricercatori, sono circa 720 (tenuto conto dell’imminente reclutamento di 23 ricercatori) suddivisi in 15 dipartimenti
I dipendenti tecnici e amministrativi, comprensivi dei tecnici con mansioni di ricerca, sono circa 950
L’offerta formativa
L’offerta formativa 2018/2019 comprende 31 corsi di laurea triennale, 32 magistrali, 5 corsi a ciclo unico.
Quattro sono i corsi di studio di nuova istituzione nell’anno accademico 2018/19:
– corso di laurea triennale in Agribusiness (novità assoluta a livello nazionale, istituito nell’ambito delle nuove lauree professionalizzanti, introdotte per la prima volta quest’anno nell’ordinamento universitario italiano)
– tre nuovi corsi di laurea magistrale insegnati interamente in lingua inglese: Genetic Counsellors, Biotechnologies of Human Reproduction, International Accounting and Management.
Internazionalizzazione
Salgono in totale a 18 i percorsi di studio proposti interamente in inglese: due lauree triennali, entrambe di area economica, 15 lauree magistrali, la laurea a ciclo unico in Dentistry.
La percentuale studenti stranieri iscritti è al 9% (dati 2017/18), una percentuale quasi doppia rispetto alla media italiana, considerando gli Atenei generalisti. Quasi 1500 studenti di cittadinanza straniera sono iscritti a un corso di laurea. Inoltre, oltre 500 studenti Erasmus sono arrivati da tutta Europa nell’anno accademico 17/18.
Dipartimenti di eccellenza
Sono risultati quattro i dipartimenti di eccellenza finanziati dal Miur, con progetti per 25 milioni di euro in cinque anni per reclutamento straordinario, strumentazione e piattaforme tecnologiche, progettualità di ricerca scientifica
I “dipartimenti di eccellenza”, che sono stati finanziati per il progetto presentato sono:
Biotecnologie, chimica e farmacia
Biotecnologie Mediche
Filologia e Critica delle Letterature antiche e moderne
Scienze Sociali, Politiche e Cognitive
I buoni risultati conseguiti da tutti i dipartimenti hanno permesso l’assunzione di 23 ricercatori a tempo determinato di tipo B, che prenderanno servizio entro fine anno
Area medica
Assunzione con reclutamento straordinario di 14 docenti in area medica, per sostenere formazione, ricerca a scuole di specializzazione
Borse di specializzazione in area medica: 120 + 10 concesse dalla Regione Toscana, per 31 Scuole di specializzazione
Istituzione del Centro di Medicina di Precisione, un progetto in stretta sinergia tra Università, Fondazione Toscana Life Sciences e Azienda ospedaliero-universitaria Senese
Il Centro, finanziato dalla Regione Toscana, introdurrà un nuovo approccio alla cura a vantaggio della salute dei cittadini, che potranno contare su servizi personalizzati, che considerano variazioni individuali del patrimonio genetico, dell’ambiente e dello stile di vita, in particolare in area oncologica e metabolica.
Lavori di miglioramento e ampliamento dell’aula Magna del complesso didattico Le Scotte:
I lavori, già iniziati, riguardano l’adeguamento e messa a norma rispetto alle normative di prevenzione incendi dell’aula Magna.
Verranno realizzati nuovi impianti elettrici, meccanici e audiovisivi, migliorandone l’utilizzo e la funzionalità. La capienza finale dell’aula sarà di circa 550 posti.
Il totale generale dei lavori ammonta a oltre 3,8 milioni di euro, di cui 3 milioni coperti dal finanziamento del CIPE e il resto a budget dell’Ateneo.
Servizi agli studenti
Attivata la Carta unica dello studente della Toscana: tutti gli studenti stanno ricevendo in questi giorni la carta, che permette l’accesso alle mense e alle biblioteche di tutte le università della Toscana, con le stesse condizioni. Inoltre si stanno per aggiungere sconti su servizi e su cultura, come ad esempio l’accesso scontato a teatro
Apertura notturna delle sale studio: parte oggi l’apertura notturna della Sala Rosa, in via Mattioli, e della biblioteca del circolo Giuridico nel complesso di San Francesco (tutti i giorni fino alle 24). Inoltre apertura domenicale di mezza giornata
Open Badge
Progetto in fase di avvio: corsi di formazione e certificazione delle competenze trasversali, come competenze linguistiche, manageriali, imprenditoriali, di utilizzo delle nuove tecnologie etc.
Le certificazioni acquisite (“badge”) saranno riconosciute e spendibili sul mercato del lavoro, e potranno essere conseguite da studenti, docenti, personale tecnico e amministrativo e cittadini.