"E' finito il tempo nel quale le categorie economiche prendevano ordini o erano sensibili alle indicazioni dei partiti"
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SIENA. A seguito di una legge nazionale, si sono fuse le Camere di Commercio di Siena e di Arezzo. Com’era logico, i soci delle due CCIAA hanno scelto gli organismi dirigenti distribuendoli in base ai territori ed alle categorie.
Il centrodestra, compresa la lista civica del sindaco, si è letteralmente scatenato, contestando queste nomine, che sarebbero frutto di accordi fra partiti ed in particolare del PD ed inoltre perchè non terrebbero conto dei risultati delle elezioni amministrative. Invece di discutere di come la nuova Camera di Commercio debba affrontare il nuovo contesto, aiutare la produzione e l’occupazione, fornire servizi alle imprese locali, l’obiettivo è pretendere più spazio per la politica. E’ finito il tempo nel quale le categorie economiche prendevano ordini o comunque erano sensibili alle indicazioni dei partiti. E’ offensivo ipotizzare che industriali, artigiani, commercianti ed agricoltori non abbiano scelto in completa indipendenza, in base ai loro percorsi ed anche agli equilibri interni al loro mondo, territoriali e settoriali. Al contrario, gli attacchi sguaiati di questi giorni e la richiesta di far pesare i risultati delle urne elettorali, fanno pensare ad un aggressione della politica all’autonomia del resto della società. Oggi verso la Camere di Commercio e le categorie economiche. Domani, forse, alle Università, ai sindacati, alle Contrade?