Coinvolti 15 studenti dell’indirizzo tecnico-agrario ed enogastronomico in esperienza interdisciplinare
SIENA. Un progetto di alternanza scuola-lavoro su terreni confiscati alla mafia in Sicilia, con attività legate a produzioni agricole, ristorazione e accoglienza turistica. E’ quello che ha visto protagonisti quindici studenti dell’Istituto d’istruzione superiore “Bettino Ricasoli” di Siena – di cui dieci dell’indirizzo tecnico agrario e cinque in arrivo dall’indirizzo enogastronomico e per l’ospitalità alberghiera con sede a Colle di Val d’Elsa – rientrati nei giorni scorsi da Corleone, in provincia di Palermo, dove sono stati ospiti e collaboratori della Cooperativa sociale “Lavoro e non solo”. Il progetto fa parte del Pon, Programma operativo nazionale e si è collocato nell’ambito dell’iniziativa “Di regione in regione” che punta a promuovere esperienze di alternanza scuola-lavoro in ambito interregionale. Il percorso sulla legalità democratica e la cittadinanza attiva e civile avviato dalla scuola senese è continuato nei giorni scorsi a Siena, nell’incontro con Giovanni Impastato, autore del libro “Oltre i cento passi” e fratello di Giuseppe Impastato, ucciso il 9 maggio 1978 a Cinisi, in provincia di Palermo, per il suo impegno contro la criminalità organizzata. L’incontro si è svolto nei locali della Basilica dell’Osservanza di Siena, in collaborazione con la libreria Mondadori di Siena.
“Il progetto – spiega Tiziano Neri, dirigente scolastico dell’Istituto “Bettino Ricasoli” – si è posto come un’esperienza innovativa per i nostri studenti, che sono stati selezionati fra i più meritevoli nei due indirizzi coinvolti. L’iniziativa ha offerto loro la possibilità di sviluppare competenze interdisciplinari con attività di alternanza scuola-lavoro nell’ambito delle produzioni agricole, della ristorazione e dell’accoglienza turistica su terreni confiscati alla mafia, seguendo la produzione, la trasformazione, l’elaborazione e la presentazione di un prodotto alimentare. Ringrazio le docenti che hanno coordinato il progetto e accompagnato gli studenti in Sicilia e i ragazzi per l’impegno che hanno messo in questa iniziativa, che è stata per loro anche un’esperienza personale, oltre che formativa, sviluppando competenze e professionalità che gettano le basi per il loro futuro”.
“Il progetto – spiega Serena Frati, docente che ha coordinato il progetto – è durato quattro settimane e ha coinvolto in maniera attiva e interessata i nostri studenti. Ogni allievo, adesso, sarà chiamato a produrre una relazione in forma multimediale per raccontare l’esperienza effettuata, descrivendo le attività tecnico-professionali svolte e gli aspetti relazionali e sociali che hanno accompagnato l’iniziativa. Il progetto, infatti, ha visto anche numerosi momenti di riflessione e di confronto attraverso i cosiddetti ‘Laboratori della legalità’, incontrando persone impegnate in prima linea contro la mafia in Sicilia e in altre parti d’Italia. Ringrazio gli studenti per il loro impegno e tutti i soggetti che ci hanno permesso di promuovere questo progetto, a partire dalla Cooperativa sociale ‘Lavoro e non solo’ di Corleone che ci ha ospitato, dal tutor aziendale Calogero Parisi e dall’Arci provinciale di Siena, impegnata sul tema della legalità democratica. Il progetto è stato realizzato anche grazie al prezioso contributo dei docenti Marzia Chiti, Sandra Bocci e Domenico Perrotta”.