Il progetto sperimentale nasce dall'accordo tra Università di Siena, Azienda Ospedaliero-universitaria senese e direzione regionale Toscana dell'Inail
SIENA. E’ stato presentato oggi, 15 novembre, all’Università di Siena, l’accordo stipulato tra l’Ateneo, l’Azienda ospedaliero-universitaria senese e la Direzione regionale Toscana dell’INAIL per l’attivazione del progetto sperimentale di alta qualificazione “Qualità in Medicina del lavoro”.
La collaborazione si concretizzerà in attività di studio e formazione destinate a medici del lavoro e a medici in formazione specialistica, con l’obiettivo di migliorare le conoscenze e le opportunità concrete di prevenzione non solo all’interno degli ambienti di lavoro tradizionali ma anche per quanto riguarda gli infortuni domestici, il sovraccarico lavorativo delle donne, le condizioni di vita e di lavoro degli immigrati, tutti gravi problemi di recente emersione.
Sul fronte delle malattie professionali, in forte crescita negli ultimi anni, saranno forniti ai partecipanti gli strumenti più qualificati e aggiornati per condurre una corretta istruttoria clinica, con l’obiettivo di far emergere fattispecie di malattie di sospetta correlazione al lavoro, basandosi sui criteri attuali di buona prassi e su linee guida derivate dalla “medicina basata sulle evidenze”. Questo arricchimento nella formazione dei medici specialisti contribuirà alla individuazione e alla corretta diagnosi clinica soprattutto delle malattie professionali non tabellate, con riflessi operativi proficui per l’INAIL che potrà disporre di denunce di malattie professionali correttamente formulate e adeguatamente sostanziate sul piano clinico e scientifico.
Sono intervenuti questa mattina alla giornata di presentazione, presso l’auditorium del Santa Chiara Lab, il Rettore dell’Università di Siena, Francesco Frati, il Direttore regionale Inail Toscana, Giovanni Asaro e il Direttore generale dell’Azienda ospedaliero- universitaria Senese, Valtere Giovannini.
L’incontro di oggi rappresenta la prima iniziativa all’interno del progetto di collaborazione, della durata complessiva di due anni, promosso e sostenuto dall’INAIL Toscana, a cui seguiranno oltre venti incontri teorico-pratici, con cadenza mensile o quindicinale, con i massimi esperti nazionali sulle tematiche legate alle attività di prevenzione ambientale e sanitaria.
I temi affrontati saranno relativi alla diffusione delle malattie negli ambienti lavorativi, con un attenzione particolare all’inquadramento giuridico-amministrativo e al confronto in ambito internazionale.
L’iniziativa è ideata e coordinata dal professor Giuseppe Battista, docente di Medicina del lavoro dell’Università di Siena, insieme al professor Gabriele Cevenini, docente di Bioingegneria elettronica e informatica dell’Università di Siena, e al dottor Lucio Fellone, Medico Competente di Ateneo.
Gli specializzandi e i medici del lavoro provenienti da tutta Italia che partecipano al progetto, 38 in totale, di cui 6 provenienti dal nord Italia, 20 dal centro (11 dalla Toscana), e 12 dal sud e isole, saranno protagonisti di un confronto costruttivo con i docenti, improntato alla ricerca teorica e all’esperienza pratica. Ulteriore obiettivo del progetto, infatti, è costituire un gruppo di medici del lavoro capaci di agire in rete, condividendo metodologie standardizzate e criteri omogenei di valutazione, dopo aver individuato e sperimentato strumenti utili a migliorare la qualità del servizio.
—————–
Nella foto, da sinistra, il professor Giovanni Battista, il Direttore regionale Inail Toscana, Giovanni Asaro, il Rettore dell’Università di Siena, Francesco Frati, il Direttore generale dell’Azienda ospedaliero- universitaria Senese, Valtere Giovannini.