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SIENA. Le urne ci hanno restituito un responso chiaro: i cittadini non vogliono le fusioni delle proprie realtà territoriali con i comuni contigui. La Lega è stata tra i primi partiti a prendere una posizione contraria all’ipotesi di fusione, questo il commento della senatrice Tiziana Nisini: “Ringrazio a nome di tutta la Lega i nostri militanti che negli ultimi mesi hanno messo in campo tutti loro stessi per informare le cittadinanze sui rischi di questi progetti. – afferma la senatrice – Sono risultati importanti che confermano un’inversione di tendenza politica chiara e netta rispetto al passatotro anche in un territorio difficile come il nostro. Sulle fusioni abbiamo saputo ascoltare i cittadini interpretandone nel modo corretto il pensiero. Anche i cittadini ci hanno ascoltato ed hanno capito la bontà della nostra posizione contraria e il disinteresse diretto nel portarla avanti. Adesso il prossimo obiettivo sarà quello di vincere i comuni alle prossime elezioni.”
Il progetto che fino a pochi mesi fa era stato scelto come cavallo di battaglia per la politica territoriale del PD è definitivamente naufragato, confermando una spaccatura profonda tra cittadini ed il partito che fu egemone in terra Toscana. A seguire da vicino i progetti di fusione per la Lega in Consiglio regionale c’è il cortonese Marco Casucci, più volte intervenuto su questi progetti. ”Prendiamo atto della volontà popolare che si è chiaramente espressa contro questi progetti di fusione, dando una severa lezione a quei Primi Cittadini che li hanno fortemente promossi. – afferma il consigliere regionale – Torno ad auspicare che in Consiglio Regionale tutti i Gruppi si adoperino velocemente per rivedere l’attuale normativa riguardanti le fusioni di Comuni, chiaramente inadeguata”.
Anche il responsabile dell’Alta Valdichiana della Lega nonché consigliere comunale di Torrita Lorenzo Vestri esprime la propria soddisfazione per il risultato del referendum: “è evidente che la popolazione di entrambi i comuni ha rifiutato l’offerta referendaria del PD, non piegandosi ai diktat del partito da sempre egemone sui due territori, ma ragionando con la propria testa ed il proprio cuore, forte anche della martellante informazione ricevuta in questi lunghi anni sia dalla Lega che dalle altre forze politiche schieratesi apertamente per il NO, oltre che dal Comitato NO FUSIONE di Torrita di Siena.” I numeri, secondo Vestri, non lasciano spazio ad alcun dubbio di interpretazione: “Oltre che alla schiacciante percentuale di voti contrari fatta registrare a Torrita, un dato significativo su cui riflettere è la bassissima partecipazione al voto dei cittadini di Montepulciano, un disinteresse che certifica il fallimento del PD nell’interpretare i bisogni dei suoi cittadini.”
Grazie a tutti coloro che votando SÌ, hanno tentato di fare in modo che questo non accadesse, purtroppo non riuscendoci.
Faccio inoltre le mie congratulazioni al Comitato del NO, una affermazione così netta non può essere messa in discussione, nonostante le mie preoccupazioni sul futuro dei nostri Comuni, rimasti divisi e non uniti.
Ovviamente, essendo il Coordinatore del Comitato SÌ Fusione, mi assumo tutta la responsabilità della sconfitta e sono pronto a pagarne le dovute conseguenze.
Giancarlo Pagliai, Coordinatore Comitato SÌ Fusione Montepulciano Torrita di Siena“La Sez. “A. Gramsci” Valdichiana Senese del Partito Comunista accoglie favorevolmente il risultato del referendum sulla fusione tra i comuni di Montepulciano e Torrita di Siena e di Asciano e Rapolano. La vit toria del NO ha dato sicuramente una scossa al Partito Democratico ed i suoi alleati , la formula proposta, “più grande è meglio” da applicare ai comuni come se fossero delle aziende da cui trarre profitto non è passata. Non si può applicare l’economia di scala agli enti pubblici. I comuni, (sotto ogni governo)da 30 anni a questa parte trasferisco no la maggior parte delle entrat e allo stato ma ciò che poi torna indietro è solo una minima parte , Le amministrazioni, sia di destra che di centro, (a sinistra non vi è nessuno), invece di lottare contro tale andazzo vergognoso, si accodano per fondere comuni con la promessa di fondi……E’ un diritto avere dei comuni efficienti al servizio del cittadino , che sviluppino non solo servizi ma anche possibilità per lo sviluppo sociale , totalmente pubblico e non partecipato e lo sviluppo del lavoro, “ a d ognuno secondo i propri bisogni, da ciascuno secondo le proprie possibilità”, un concetto SOCIALE che pare antiquato……, FALSO…..PERCHE’ perdere casa, lavoro e diritti sociali non è mai stato così attuale.Non era certamente la priorità quella di essere “fusi”, le attese dei Cittadini sono altre, come il lavoro che è l’unica cosa che da dignità, la sanità con il potenziamento dell’ospedale di Nottola e non sottoposto a continui tentativi di ridimensionamento, le strutture scolastiche, i trasporti, gli impianti sportivi,la manutenzione stradale, l’ambiente ecc. ecc.
Per queste ragioni il Partito Comunista della Valdichiana continuerà la lotta di classe, ponendosi come obbiettivo primario l’intima liberazione del lavoratore dallo sfruttamento nel quale è sprofondato, la socializzazione dei servizi, e la collettivizzazione delle risorse, perché ricordiamo ai cittadini che i problemi, nei comuni, non spariranno, la privatizzazione continuerà e si aumenterà lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo”.
RAPOLANO TERME. Il Comitato per il No esprime la sua gioia per il risultato del referendum consultivo per la fusione dei Comuni di Rapolano Terme e Asciano dove la maggioranza dei cittadini ha bocciato la fusione proposta. I dati del referendum sono inconfutabili: in totale, nel computo complessivo delle urne dei comuni di Asciano e Rapolano, la somma dei NO, 2546, supera abbondantemente quella dei SI, 1938. Nel solo Comune di Rapolano Terme, netta vittoria per il NO che ha toccato il 70% circa delle preferenze.
SIENA. “Montepulciano, Torrita di Siena ed Asciano e Rapolano hanno detto no alle assurde fusioni tra comuni propugnate dal PD con questo Referendum. Vincono la storia, il senso di appartenenza e l’orgoglio delle Comunità.
Dico grazie a chi ha lavorato per questo risultato che segna anche una sonora sconfitta del Partito Democratico nella provincia di Siena,finalmente sempre meno “rossa”. Una ottima notizia che dobbiamo veramente festeggiare”, ha dichiarato Lorenzo Rosso, membro dell’Esecutivo Provinciale e coordinatore di Siena di Fratelli d’Italia.
RAPOLANO TERME. “La prima cosa da dire è grazie – sottolinea Doriano Mazzini, presidente del Comitato del No -. Un sentito ringraziamento va a tutti i cittadini che hanno partecipato e sostenuto le ragioni del No in tutti questi mesi: con 1834 voti nel solo Comune di Rapolano Terme, due terzi dei cittadini votanti hanno detto NO ad una proposta di fusione sbagliata e insostenibile”.
I risultati di Rapolano e Serre, ma anche quello di Asciano dove si è registrata una bassissima affluenza, mettono in discussione il meccanismo stesso delle fusioni: i cittadini hanno capito e compreso che non è con questi escamotage politici che si assicura un futuro ai nostri territori. Adesso si apre una nuova stagione, ribadisce il Comitato del No, che aggiunge: coloro che hanno innescato, in maniera sconsiderata, questa assurda guerra tra cittadini e comunità se ne dovranno assumere la totale responsabilità.