La UIL: “Così si penalizza un territorio e l’economia del Paese”. Nocentini e Di Caro: "Servono strategie per tutelare un settore che produce ricchezza e che occupa più di 3000 addetti"
“Siamo convinti che non servano politiche che mettano in difficoltà un settore, come quello della geotermia, che occupa oggi più di 3000 addetti tra diretti e indiretti – continuano Nocentini e Di Caro – Servono, al contrario, progettualità e strategie per rilanciare la geotermia toscana, che al momento, purtroppo, non si vedono. La geotermia esiste da 200 anni, è la fonte rinnovabile più antica del mondo e se gestita con professionalità e competenza produce ricchezza tangibile, rispetto dell’ambiente e del territorio con importanti ricadute per tutto il Paese in termini di approvvigionamento energetico sostenibile e di posti di lavoro”.
“Pertanto a nostro avviso occorre intraprendere insieme a tutte le parti sociali locali regionali e nazionali, iniziative concrete per sensibilizzare i soggetti coinvolti del disastro economico, occupazionale e ambientale che provocherebbe la revoca degli incentivi alla geotermia – concludono Nocentini e Di Caro – Come UIL e UILTEC Toscana ci impegneremo in ogni sede per tutelare i lavoratori, l’ambiente e l’industria sostenibile”.