Arrestate due persone che dovevano scontare delle pene in carcere. Trovate anche le slot machines e una macchinetta cambiasoldi rubate a Murlo
SIENA. Ieri a Siena e Monticiano, 40 carabinieri della Compagnia di Siena hanno svolto un servizio coordinato di controllo del territorio conseguendo risultati molto favorevoli. In particolare, a parte le 65 autovetture controllate, lungo varie direttrici stradali, a Monticiano, i carabinieri della locale Stazione, rintracciavano e traevano in arresto un trentaduenne pugliese, in trasferta in Provincia di Siena, disoccupato, con precedenti denunce a carico per reati contro la persona. Sul tale soggetto gravava un ordine di esecuzione pena emesso dal Tribunale di Padova, dovendo questi scontare la pena di mesi 1 (uno) e giorni 10 (dieci) di reclusione per furto e ricettazione. L’uomo espletate le formalità di rito e redatti gli atti dell’arresto, veniva associato alla casa circondariale di Siena “Santo Spirito”, a disposizione dell’A.G. mandante.
Nel medesimo contesto, nella frazione Iesa di quel comune, gli operanti denunciavano in stato di libertà per “uso di atto falso e falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri”, un venticinquenne macedone fermato sulla provinciale, residente a Monticiano, operaio, incensurato. Questi, in occasione del controllo esibiva ai Carabinieri una patente di guida romena palesemente falsa e, una volta scoperto, cercava invano di guadagnarsi la fuga. Nello stesso contesto, i Carabinieri di Monticiano rinvenivano in un campo 5 slot machines e una macchinetta cambiasoldi, rubate nella notte fra il 29 e 30 ottobre a Murlo in una tabaccheria.
A Siena, i Carabinieri della Stazione di “Siena Centro” traevano in arresto un cinquantenne portoghese, operaio, gravato da precedenti denunce per stupefacenti, in atto sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal tribunale di Napoli per violazione degli obblighi imposti dall’A.G., che evidentemente continuava a violare, non trovandosi agli arresti domiciliari. Anch’egli, espletate le formalità di rito, veniva tradotto presso la casa circondariale di Siena a disposizione dell’A.G. mandante. Nel corso del medesimo servizio, esteso a tutti i Comuni che circondano il capoluogo della Provincia, venivano segnalate alla Prefettura di Siena quattro persone quali assuntrici di sostanze stupefacenti, identificate nei pressi delle terme di Petriolo nel Comune di Monticiano.