SIENA. Si torna a parlare di Avviso Pubblico in Consiglio Comunale a Siena. Ad avanzare questo argomento è il consigliere comunale del Pd, Bruno Valentini. In un’interrogazione al sindaco Valentini ricorda che, “nel 2015 il Comune di Siena aderì , attraverso un voto del Consiglio Comunale, ad Avviso Pubblico per tutelare la legalità democratica e rendere trasparente l’azione amministrativa delle istituzioni pubbliche” e che ““Avviso Pubblico” è un’associazione nazionale di enti locali e regioni contro le mafie, in nome della lotta alla corruzione, al malaffare e alla cattiva amministrazione”.
L’ex sindaco ricorda anche che “Attraverso l’adesione ad Avviso Pubblico, si rafforza l’impegno civile condiviso di amministratori pubblici e cittadini allo scopo di difendere e diffondere la buona politica e la buona amministrazione. L’adesione a questo codice etico di comportamento, ha integrato e sostituito la “Carta di Pisa” approvata dal Consiglio nell’ottobre 2013, rafforzando le regole e gli impegni di trasparenza e di responsabilità degli amministratori pubblici, introducendo anche nuovi obblighi per il sindaco, i consiglieri, gli assessori, i dirigenti comunali. Le regole ed i principi di Avviso Pubblico indicano concretamente come un amministratore pubblico possa, nella propria attività quotidiana, declinare i principi di trasparenza, imparzialità, disciplina e onore, previsti dagli articoli 54 e 97 della Costituzione, e rappresenta anche uno strumento utile per esercitare un controllo democratico dei rappresentanti eletti in un ente pubblico”.
Valentini, infine, ricorda che “durante la campagna elettorale, molti candidati a sindaco si impegnarono pubblicamente ad aderire ad Avviso Pubblico subito dopo l’eventuale elezione” e chiede, quindi, al sindaco De Mossi quale sia il suo intendimento relativamente alla sottoscrizione di Avviso Pubblico.