"Non tutte le critiche conducono al dialogo"
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SIENA. Da Forza Italia Siena riceviamo e pubblichiamo.
“Ci sono vari modi per criticare. La critica, come si sa, non ha di per sé un significato negativo. Può esserci una critica, in qualche mondo, volta al dialogo, alla riflessione, la quale impone ad un momento di riflessione anche colui che la subisce. Poi c’è quella polemica, intesa come polemica fine a se stessa, a tratti rabbiosa; quella critica che nelle migliori delle ipotesi assume i connotati della satira e nei peggiori quelli di becero malevolo pettegolezzo.
Quando ci troviamo a doverci confrontare con chi usa questo approccio nei confronti dell’avversario, ci rattristiamo molto, perché vediamo che nulla è cambiato nel tempo, si continua a fare attacchi personali, a non informarsi, a non entrare nel merito, tanto meno ad essere propositivi.
Nel caso dell’articolo di “In campo” su alcuni temi di competenza dell’assessora Biondi Santi che ci troviamo, nostro malgrado e solo per necessità di chiarezza, a dover commentare, tutti gli ingredienti del vecchio modello di invettiva sono presenti.
Andando con ordine:
Si rinfaccia a questa Amministrazione di addossare la colpa del ritardo nella consegna dei libri alle scuole. Peccato che in altro articolo diffuso nei giorni scorsi dai mass media il dirigente Casprini non parla di una responsabilità tout court delle scuole ma solo di un ritardo di alcune come concausa del disagio. E ancora potremmo rimandare alla lettura del comunicato stampa dell’assessora Biondi Santi, precedente all’articolo, o ancora prima alla interrogazione della stessa, ma sarebbe pleonastico esagerare nella smentita soprattutto contro chi ha memoria talmente corta da non ricordare il suo ruolo di amministratore e non ricordarsi le regole di una gara d’appalto (per dovere di cronaca alla data del pezzo di “In Campo”, tutti i libri di competenza del Comune di Siena erano stati consegnati).
Sulla vicenda Palio, le acrobazie lessicali per cercare di far polemica contro l’Amministrazione, rea di non prendersi la responsabilità sulla gestione dei ragazzi in piazza, sono talmente complesse che risulta davvero difficile commentarle. Si rimanda comunque alla lettura dell’ultimo post su Facebook dell’Assessore Biondi Santi nel quale la stessa cerca di spiegare la scelta fatta, frutto di un compromesso tra interessi che sono legittimi ma spesso contrastanti.
Per quanto, infine, riguarda la questione delle palestre, è quanto mai doveroso far notare come più che uno “scaricabarile” le decisioni prese dall’Amministrazione di interventi radicali che garantiranno la sicurezza dei cittadini negli anni futuri sono una chiara assunzione di responsabilità rispetto a una situazione che negli anni era diventata insostenibile; solo indicando scelte, nell’immediato magari impopolari, ma con il chiaro intento di lasciare qualcosa di concreto e duraturo a chi fruirà dei servizi, si segna una reale discontinuità con il sistema precedente giustamente punito nella scorsa tornata elettorale.
Visto che abbiamo parlato di critiche che conducono al dialogo, vi invitiamo a riflettere, in conclusione sulla necessità dell’invettiva personale basata sul cliché. Davvero pensate di aver qualche sorta di giovamento ricordando, continuamente, al vostro elettorato e a tutta la cittadinanza l’origine del cognome dell’Assessore all’Istruzione? Davvero pensate di ottenere indignazione solo perché nelle prime 3 settimane della nuova giunta non era ancora arrivata a Siena?
Fidatevi, non sono le bottiglie di Biondi Santi che sanno di tappo, è il vostro modo di porvi nella scena politica che ha fatto l’aceto”.