Tra le donne la più veloce sul percorso lungo è Moroni
MONTEPULCIANO. Il quarantenne biellese Alberto Mosca concede il bis e vince la MontepulcianoRun sulla distanza dei 25 km. In campo femminile si impone sulla distanza maggiore la riminese, quarantaseienne, Federica Moroni. LaQuattordici vede invece le affermazioni di Mirko Refi, 45 anni, di Castiglion Fiorentino, e della quarantasettenne Monika Tomaszun, di Lucignano.
Questo, in estrema sintesi l’esito sportivo della 3.a edizione della MontepulcianoRun, disputata domenica mattina. Rilevante anche il numero degli atleti al via, ben 215, equamente divisi tra le due distanze, un successo di partecipanti, in netta crescita rispetto alle prime due edizioni, che premia gli sforzi degli organizzatori Comune di Montepulciano e La Chianina – La Chianina Running e segna la definitiva affermazione della manifestazione in campo agonistico.
Dopo le abbondanti piogge di sabato pomeriggio ed il clima ancora piovoso, con nebbia ed umidità, nelle prime ore di domenica, la condizioni meteo si sono evolute verso ampie schiarite, con sole anche caldo. Il tracciato si è presentato quindi con fondo pesante ma perfettamente praticabile. Impeccabile, a giudizio dei partecipanti e degli addetti ai lavori, l’organizzazione con percorsi ben segnalati.
Mosca, biellese, 40 anni, commercialista e sommelier AIS (“ieri – sabato, n.d.r., ha raccontato – ho visitato tre cantine con annesse degustazioni: il Vino Nobile di Montepulciano non solo non fa male agli atleti ma fa anzi bene!”), si è imposto con il tempo di 1’39” precedendo Dario Turchetto e Daniele Brezzi.
Il campione piemontese, 23° nel 2017 alla Maratona di New York e 25° a quella di Londra 2018, in preparazione ad una nuova partecipazione a quella newyorkese, che si disputerà il 4 novembre, è scivolato do un chilometro e mezzo circa, infangandosi vistosamente e riportando numerose escoriazioni ma è ripartito ed ha vinto nettamente. Emblematica la testimonianza di Marco Mariani, staffetta ciclistica della Cerro Bike: “E’ un fenomeno, a momenti morivo per stargli davanti!” (e infatti è anche incappato in una scivolata). “E’ stata una cara durissima – ha commentato Mosca – molto impegnativa per i saliscendi e per la terra argillosa che, nei passaggi nelle vigne, impediva di fare presa e di spingere con forza. Ma io vengo dai cross di montagna, sono abituato a questo tipo di difficoltà, non ho avuto problemi”.
Emozionata, commossa, raggiante la quarantaseienne Federica Moroni, riminese, portacolori della Golden International Rimini. La vincitrice de LaVenticinque in campo femminile è, per intenderci, quella che ha trionfato nella 6 Ore di San Giovanni in Lupatoto, battendo anche gli uomini. Ma all’arrivo in Piazza Grande è apparsa quasi sorpresa ed intimidita da tanta bellezza e dalla folla che la festeggiava. I suoi primi pensieri sono stati per i suoi scolari (“sono insegnante elementari, i miei bambini sono anche i miei primi tifosi”), per l’amica e collega Eva Ciaroni, che a sua volta non si è tirata indietro, partecipando alla Montepulcianonfoot, passeggiata di 6 km, e per il suo allenatore, l’aretino Vittorio Polvani, che l’ha convinta a partecipare alla MontepulcianoRun. “Ed ha fatto bene – ha detto Federica tenendo a stento le lacrime di gioia – perché correre in una meraviglia così fa stare bene. Percorso stupendo – ha poi commentato – ho rischiato con le scarpette leggere, ci sarebbero volute le trail ma è andata bene; ho ormai definitivamente superato la frattura alla tibia che mi ha tenuto ferma per un po’”.
Di lei le persone del suo entourage dicono che è una straordinaria professionista, per impegno e meticolosità, ma è anche estremamente umile, ogni arrivo per lei è un nuovo arrivo.
Come detto ne LaQuattordici maschile si è imposto Mirko Refi, (La Podistica Il Campino), 45 anni, operaio agricolo di Castiglion Fiorentino. Refi, che pratica agonismo sportivo da 12 anni, ha fermato il cronometro su 1’04”55 precedendo due spingitori del Bravìo delle Botti, Cesare del Pasqua, 32 anni, di Bettolle, e Matteo Paganelli, vittorioso nel 2017, 32 anni, di Chianciano Terme. Altri spingitori rilevati all’arrivo – per loro particolarmente significativo – di Piazza Grande, Luca Benassi, Diego Luculli e Giovanni Mariotti, quest’ultimo componente a pieno titolo del gruppo “di elite” formato dai reduci della Tor de Géants. Refi, per la prima volta alla Montepulciano Run, ha parlato di bellissimo percorso, molto bene segnalato ed ha aggiunto “il fango mi ha creato problemi solo nei primi chilometri poi ho trovato gli appoggi giusti e ho rimontato sui primi”.
Debutto (nella MR) anche per Del Pasqua che ha rivolto un lusinghiero complimento a Montepulciano: “paesaggi così belli aiutano anche a superare le difficoltà”. Soddisfatto Paganelli, due volte vincitore del Bravìo, nel 2016 e 2017, con Voltaia, a corto di allenamenti: “sono fermo da due settimane per motivi di lavoro, non pensavo di poter salire sul podio”.
Monika Tomaszun, 47 anni, portacolori dell’Atletica Sinalunga, non è un volto sconosciuto per le platee agonistiche poliziane. E’ stata infatti Dama della Botte per S. Donato e, stando a quanto ha lasciato intendere Alessio Betti, rettore biancorosso, lo sarà anche nel 2019. La vincitrice de LaQuattordici femminile non si aspettava un risultato del genere per lo stato di forma non eccezionale che sta attraversando. “E’ stata una gara molto dura, muscolare, ma anche molto bella. Ben organizzata, con un percorso mai prevedibile”.