Il porta a porta a distanza di quasi sei mesi, a detta dei cittadini, non sembra avere avuto il successo sperato, e le cause a nostro avviso, sono da ricercare anche nell’organizzazione
SOVICILLE. Sulla gestione dei rifiuti nel corso di questo anno ci sono state alcune novità per aumentare la raccolta differenziata, l’introduzione della raccolta porta a porta, l’installazione degli eco compattatori e la nascita del centro comunale dell’ecoscambio.
Il porta a porta, introdotto a marzo, a distanza di quasi sei mesi, a detta dei cittadini, non sembra avere avuto il successo sperato, e le cause a nostro avviso, sono da ricercare anche nell’organizzazione.
Pochi passaggi settimanali, magari per non avere aumenti di spesa notevoli in tariffa, senza un sistema di tariffazione puntuale,oltre al fatto che nei comuni limitrofi, Siena in primis, ancora non sia stato introdotto lo stesso tipo di raccolta, a nostro avviso, sono stati tra i fattori che hanno contribuito in negativo.
Ad oggi abbiamo immondizia di ogni genere sparsa per tutto il territorio, isole ecologiche abbandonate dove al posto dei cassonetti sono rimasti affissi i cartelli con i contatti del gestore che soltanto pochi anni fa abbiamo pagato ben 10 mila euro, senza un’organizzazione né una visione proiettata al futuro.
Il fatto poi che il Sindaco di Sovicille, sciorini dati e percentuali sull’aumento della raccolta differenziata senza nessun riscontro ufficiale non ci da nessun conforto, anzi.
Ad oggi infatti ci risulta che non esiste un vero controllo da parte dei Comuni sulla gestione e sulle quantità di rifiuti effettivamente prodotte da ciascun Comune in Ato Sud, anche perché in tutti questi anni ancora non è stato fatto nessun regolamento apposito. I dati che abbiamo sulle quantità effettivamente prodotte, sono forniti direttamente dal gestore Sei Toscana! A voi le conclusioni…
Inoltre proprio il gestore Sei Toscana, ha deciso di recente che il porta a porta (mai correttamente attuato) non funziona e sta introducendo i cassonetti intelligenti, come nel caso di Monteriggioni, con notevoli costi di installazione e di manutenzione. Ma dove sono i Sindaci dei territori? Dov’è Ato? Perché non ha subito rivendicato il suo ruolo di ente regolatore e controllore del servizio e lascia al gestore la scelta sull’organizzazione del servizio? Scelta peraltro in contrasto con i piani di riorganizzazione già approvati per molte aree!
Riflettendo anche sul mostruoso indebitamento del gestore Sei Toscana, la società ha un contratto ventennale, ogni costo finisce in tariffa, opera in condizioni di non concorrenza e non ha rischi di impresa! Come mai, in pochissimi anni, ha maturato un disavanzo così grave??
Anche l’installazione degli ecocompattatori potrebbe, in prima istanza sembrare una soluzione utile per aumentare la raccolta differenziata, ma ci chiediamo quali siano i costi e come verrà effettuata la manutenzione, dato che dopo soli 3 giorni dalla loro installazione, uno di questi è gia rotto…..
Infine, proprio in questi giorni è stato pubblicato sul sito del Comune il bando per affidare la gestione del centro comunale dell’ecoscambio, riservato alle sole cooperative di tipo B, proprio lo stesso modus operandi del gestore Sei Toscana.
Lo diciamo da anni che il nocciolo del problema, oltre ai costi di queste operazioni di maquillage, è che sono soluzioni inserite in un sistema di gestione di base profondamente sbagliato.
E’ noto infatti che, aumentare la raccolta differenziata ha un senso se è finalizzata alla chiusura definitiva delle discariche e degli inceneritori, che ricordiamo, anche secondo un recente studio del CNR di Pisa è certificato che inquinano ed uccidono e lo strumento per potersene disfare è la redazione di un piano di ambito che progetti ed organizzi la loro dismissione, purtroppo né la Regione, né tantomeno il nostro Ato si sono mossi in questi anni verso questa direzione, nonostante le nostre proposte sia in Regione che nei Comuni, anzi Ato Toscana Sud è in ritardo di ben 10 anni sulla redazione di questo piano.
Da mesi ci stanno dicendo che è in fase di redazione, perciò non vediamo l’ora di leggerlo per poter capire che cosa ci riserva di bello finalmente, il futuro. La proposta del M5S è chiara, bisogna iniziare a dar vita a dei progetti di economia circolare che superino gli interessi dei proprietari degli inceneritori e delle discariche, attribuendo ai Comuni solo la funzione di raccolta e di spazzamento con un controllo diretto dei cittadini. “Ulteriori azioni diverse da queste- conclude la portavoce in consiglio comunale Elena Boldrini- significherebbe solo cambiare per non cambiare nulla”.
M5S SOVICILLE