Un architetto "nomade" vive in 9 metri quadri su ruote
di Annalisa Coppolaro
MONTERONI D’ARBIA. Una casa su ruote di 9 metri quadrati energeticamente indipendente che viaggia per l’Europa. Un mondo, una vita racchiusi nella prima Tiny House italiana, ”minuscola casa”, un miracolo dell’architettura e del minimalismo che adesso Leonardo di Chiara ha portato in Toscana. A Siena, sulle colline presso Monteroni per la precisione. E sarà possibile visitarla il 19 agosto all’ora più bella, quella del tramonto, dalle 17 alle 20 presso il Podere Sant’Anna sulla strada Radi-Siena.
”Arrivo da Berlino – dice Di Chiara, pesarese ventinovenne, con una scintilla negli occhi – Ho attraversato l’Europa grazie a Volkswagen che mi ha donato un’auto, una delle ditte che crede in me da sempre. Tirata da un’auto, la mia casa su ruote, la prima in Italia, esposta a una mostra presso la Bauhaus di Berlino, ha fatto molti chilometri. Grazie a Matthias Berger che abita qui vicino a Siena e che ho incontrato in Germania, ho scoperto questa zona stupenda e ora vivo qui per queste settimane. Sono un architetto nomade, e ho realizzato il sogno che avevo fin da bambino: vivere in una casa tutta mia che può incastrarsi nelle città, nei paesi, nei contesti più diversi, vivendo tante realtà diverse in libertà.”
Lo spazio della casa è magico: 9 metri quadrati compatti e lucidi dove lo spazio è usato in modo brillante, e che in un secondo si trasforma in una casa con geniali giochi di estrazioni e modifiche di pannelli scorrevoli. Pochi istanti e riesco a visitare il bagno, la cucina, la camera, e persino il terrazzo sopra la casa da cui si gode la distesa di colline color miele e il panorama di Siena.
”La Tiny House nasce dal desiderio che avevo fin da bambino di vivere come residente in un monte di posti viaggiando indipendentemente nel mio spazio personale – racconta Di Chiara -. Poi mi è stata scoperta una allergia alla polvere per cui già da piccino in casa ho dovuto vivere in uno spazio piccolissimo dove mi sono allenato a risolvere molte situazioni in questo microspazio. Come invitare amici, studiare con altri e così via. Ma dove stare in un posto solo non mi interessava. Volevo costruire una casa su ruote. Mentre studiavo architettura a Bologna l’idea si è evoluta. Ho disegnato la Tiny House e 25 ditte del Pesarese hanno creduto in me, così è nata nel 2017 la prima Tiny House italiana. Ho partecipato a una mostra-esperimento nei giardini del Bauhaus a Berlino con 15 tiny houses di varie parti europee. La mia è di 9 mq appunto, che è lo spazio legale minimo che deve avere una camera abitabile in Italia. E in questi 9 metri ho realizzato camera, bagno, cucina, e terrazzo sopra per vivere anche sul tetto. Ma non solo, ho anche organizzato Urban Tiny Talks, con 10-15 speaker qui nella mia casa, per parlare del progetto, della realizzazione della casa e così via. E con questa casa posso vivere nel cuore di una città ed essere a contatto con la realtà di tanti posti diversi come residente”.