Pier Paolo Fiorenzani analizza il passato (ed il futuro)
SIENA. La questione della” metropolitana leggera” fu proposta per le prima volta dai quaderni di ”Siena ‘90” dopo approfonditi studi della Commissione Urbanistica, istituita -1985/86 – dalla DC cittadina. Era un gruppo di lavoro guidato dal genio del compianto Mario Vigni e composta da Gianni Giacopelli, Viola Panichi Zalaffi, Enzo Martinelli e dal sottoscritto, nonchè dagli scomparsi consiglieri Iole Cialdai, Nello Fabrizio Falorni e Roberto Franchi, da Lorenzo Borgogni e Nello Pannini, Pietro Bruni, viceprefetto Vincenzo Pagano. Annoverava il fior fiore di giuristi ed amministratori fra i quali Alloro Faleri, Roberto Martinelli e Antonio Luciani, segretario generale della Provincia.
Ignorato dalle giunte di sinistra, il disegno progettuale venne ripreso del sindaco Maurizio Cenni, che ne affidò il progetto ad un ingegnere fiorentino, noto esperto ferroviario, il quale intimava ormai il pagamento della relativa parcella. All’O.d.G. dell’ ultima Giunta (10 maggio 2011) l’allora segretario comunale PD, Franco Ceccuzzi, ci fece chiedere di non approvarla e rinviarla alla sua amministrazione, ma l’evidente rischio di danno erariale m’impedì d’esaudirne il desiderio. Votai a favore, mentre altri assessori avevano disertato la riunione. Nel dopo elezioni ebbi il pollice verso, ma la delibera era stata approvata. L’intento della giunta Cenni, con l’AC Siena in serie A e la costruzione del nuovo stadio in località Fango Nero (costo: 28 milioni di euro; divenne poi “mega” Centro Sportivo per successive richieste di associazioni, partiti, banchieri e sportivi), era quello di liberare la città dai tifosi, grazie alla ferrovia e alle Stazioni FS di Isola d’Arbia e Badesse, di favorire il pendolarismo dalla Val d’Arbia , nonchè di eliminare anche l’intenso traffico su gomma col realizzato collegamento viario fra la Cassia e la Siena-Bettolle, ovvero convogliandolo nella rete autostradale a Sud e Nord.
Questo era e rimane un progetto importante per la mobilità senese e non ha niente a che vedere con la boutade elettoralistica della metropolitana leggera tra piazzale Rosselli e Porta Camollia. Nel 2015 si seppe che l’amministrazione Valentini aveva ripreso il progetto, fortunatamente di proprietà comunale. Ma il Centro commerciale a Isola d’Arbia, pensato all’inizio del suo mandato, oggetto d’infuocati confronti, proteste e oggettive perplessità, era stato subito abbandonato. E’ auspicabile che il sindaco De Mossi possa ben soppesare il ventilato apporto a metropolitana e centro commerciale del “Fondo Belga pronto a sostenerlo”, anche servendosi di Monte Paschi Belgio SpA, ovvero dei suoi Dirigenti e Amministratori di ieri e di oggi.
Pier Paolo Fiorenzani, assessore del Comune di Siena dall’Aprile 2004 al Maggio 2011