Le richieste in merito da parte del Gruppo Buonconvento per Fabio Papini
BUONCONVENTO. I residui della frittura dell’olio sono da collocare tra quelli pericolosi e in virtù di questo in data odierna è stata depositata dal sottoscritto una mozione nella quale viene chiesto all’amministrazione di votare quanto quanto segue : 1) trovare nuovi spazi di collocazione e modalità di sistemazione dei raccoglitori dell’olio di oliva vegetale esausto , in concerto con il gestore del servizio di raccolta, oltre a quelli presenti presso l’isola ecologica. Di attivarsi in tal senso sia dal punto pratico che di informative nei confronti della cittadinanza sull’importanza della raccolta dell’olio vegetale esausto . 2) di conoscere se l Amministrazione di Buonconvento intenda attivare e diffondere informazioni per una corretta gestione dell’olio esausto, promovendo la propria collaborazione e quella di ogni cittadino; e se si possano creare spazi comunali come raccoglitori di olio con cisterne di una certa capienza per raccogliere l’olio esausto e gestirne il corretto smaltimento. Nella premessa dell’interrogazione il sottoscritto ricorda agli Amministratori della cosa pubblica che i residui di frittura dell’olio costituiscono rifiuti estremamente inquinanti che andrebbero separatamente raccolti; se dispersi nell’ambiente, rischiano di inquinare e causare problemi anche ai depuratori più sofisticati. Come ovviare ai danni prodotti dall’olio che per lo più finisce nello scarico del lavello, nella fognatura o nei bidoni della spazzatura? Questa una possibile soluzione: “l’organizzazione di un servizio di raccolta capillare fin dall’ambito domestico potrebbe consentire il recupero dell’olio che si versa troppo facilmente nei lavandini. L’olio esausto, di oliva o di semi vari, e i grassi vegetali e animali, che residuano dalla cottura o dalla conservazione degli alimenti dopo l’uso domestico, si trasformano in un rifiuto, che può costituire una minaccia per l’ambiente, se non smaltito correttamente. Se il rifiuto proviene dalle utenze domestiche, si tratta di un rifiuto urbano e, pertanto, è soggetto al regime di privativa comunale. Di conseguenza, per far sì che vi sia una corretta gestione degli oli esausti, è di primaria importanza attuare un’efficace ed efficiente raccolta differenziata e, qualora questa non sia attivata, il rifiuto deve essere conferito presso i centri di raccolta comunali e svuotato in un apposito contenitore. La raccolta dell’olio alimentare consentirebbe, quindi, un risparmio energetico, offrendo un’alternativa alla produzione di oli sintetici derivanti dal petrolio e aiuterebbe a salvaguardare l’ambiente, mediante la corretta gestione d’ingenti quantità di olio che attualmente sono riversate nelle acque di scarico creando problemi di sovraccarico dei depuratori.
Il Capo Gruppo Papini Fabio