L'hanno inviata Nonunadimeno Siena e Grosseto e Rete delle donne di Grosseto

SIENA. Da Nonunadimeno Siena e Grosseto e Rete delle donne di Grosseto riceviamo e pubblichiamo.
“Mercoledì, abbiamo inviato alla Assessora alla sanità della Regione Toscana, al Direttore Generale e al Direttore Sanitario della Azienda Usl Toscana Sud Est e, per conoscenza, ai sindaci di Arezzo, Grosseto e Siena, una lettera aperta a proposito della decisione assunta dall’Azienda USL di ridimensionare i servizi gestiti dai Consultori territoriali alla sola attività, così si legge nella delibera n° 689 del 28/06/2018 , che attiene alla gravidanza fisiologica, prevedendo come unica figura di riferimento il personale ostetrico.
La Direzione Aziendale trasformando in Unità Funzionali Semplici le Attività Consultoriali “ritiene che la responsabilità delle stesse sia da affidare, per la peculiarità delle funzioni che le contraddistinguono, a personale ostetrico (personale di riferimento nella presa in carico della gravidanza fisiologica) e che tale obiettivo potrà essere raggiunto in maniera graduale”. Questo è quanto riportato testualmente nella delibera.
Nella stessa lettera abbiamo voluto ricordare ai vertici dell’Azienda che il sito della Regione Toscana riporta ancora chiaramente l’elenco dei servizi e delle attività finora in carico ai Consultori, la cui attività è orientata a:
– la tutela della salute della donna di ogni età, e in particolare durante la gravidanza e i primi mesi di maternità;
– la tutela della salute e della qualità della vita del bambino durante l’infanzia e nell’adolescenza, lo sviluppo di scelte consapevoli e responsabili riguardo alla procreazione e alla genitorialità;
ed ancora:
I consultori offrono servizi di accoglienza, assistenza e cura gratuiti e ad accesso diretto……. per le seguenti prestazioni base: procreazione responsabile, sterilità e poliabortività, interruzione volontaria di gravidanza (Ivg), prevenzione oncologica, attività rivolte agli adolescenti (almeno 14-24 anni), menopausa, tutela della gravidanza, corsi di preparazione alla nascita. Alcune aziende hanno individuato per gli interventi rivolti ad uno specifico target di utenza una articolazione operativa delle sedi consultoriali con specializzazione dei consultori per fasce d’età (consultorio giovani) o per utenza particolare (consultorio per migranti).
In virtù di tutto ciò, nella lettera appena inviata, abbiamo denunciato come risulti evidente la non corrispondenza tra quanto assunto dalla delibera e le linee di indirizzo della Regione Toscana e ricordato come la nascita dei Consultori pubblici (Legge 405/75) sia stata una grande battaglia del movimento delle donne. I Consultori sono stati parte della nostra storia e rappresentano luoghi fondamentali per un’informazione consapevole sulla salute sessuale e riproduttiva di tutte le donne e non solo.
Negli ultimi anni abbiamo assistito allo svuotamento ed al depauperamento dell’enorme valore sociale e politico che i Consultori hanno rappresentato per la storia, la vita delle donne e dell’intera società e questo ci pare un ulteriore e più grave attacco che rischia di inficiarne definitivamente attività e funzioni.
Pertanto abbiamo invitato l’attuale direzione della Azienda USL Toscana SUD Est a rivedere le decisioni assunte con tale delibera, nel pieno rispetto delle normative nazionali e regionali in materia.
Qualora ciò non avvenisse, ci riserviamo di intraprendere iniziative di lotta e di protesta contro una decisione che, se perseguita, farebbe fare certamente un balzo indietro a tutte le donne ed all’intera comunità”.