SIENA. “Le notizie provenienti dalla Università sul trattamento economico corrisposto al Direttore Amministrativo, attraverso procedimenti amministrativi “paralleli”, e senza la doverosa trasparente conoscenza degli organismi di governo e controllo, nonché sui procedimenti in corso da parte della Corte dei Conti, destano preoccupazione sulla capacità di gestire il difficile risanamento necessario ad uscire dalla gravissima crisi dell’Ateneo”. Sono queste le prime parole di Dino Marchese, responsabile del Forum Università del PD in seguito alla notizia delle dimissioni del direttore amministrativo Emilio Miccolis.
“Il rigore gestionale, la trasparenza degli atti e dei comportamenti – afferma Marchese – sono elementi centrali per la credibilità di un risanamento, che impone scelte dolorose, che già vengono pagate dai dipendenti, dagli assegnisti di ricerca, dai lavoratori delle cooperative e dai precari. Non possiamo non sottolineare come, mentre si chiede un notevole impegno di risorse alla collettività locale ed allo stato, e già i soggetti più deboli pagano sulla propria pelle un prezzo elevatissimo, vengano erogati trattamenti aggiuntivi in maniera non trasparente”.
“In questi giorni – continua ancora Marchese – abbiamo avuto un utile confronto con i dipendenti, i docenti, i tecnici amministrativi dell’Ateneo, e con le organizzazioni sindacali. Vi sono inoltre importanti iniziative nelle assemblee elettive del comune di Siena e della Provincia. Da questi percorsi democratici è emersa la necessità di un cambiamento nella gestione della crisi della Università”. “Riteniamo indispensabile – sottolinea il responsabile del Forum dell’Università del Pd – una svolta radicale nella gestione della crisi, nei metodi e nei comportamenti del gruppo dirigente dell’Università, nella direzione della assunzione di responsabilità, della trasparenza e condivisione delle scelte, marcando una chiaro cambiamento”.
“Prima di tutto – dichiara Marchese – serve una svolta immediata con la nomina, anche prima del 4 dicembre, di un nuovo Direttore Amministrativo, con una figura individuata per chiare competenze professionali, al di fuori di ogni condizionamento politico del governo e delle liste civiche locali, scelta con il coinvolgimento pieno del consiglio di amministrazione”. “A questo – osserva ancora – deve aggiungersi una gestione del rapporto con il governo centrale maggiormente condivisa e comune con le istituzioni locali, la Regione e le organizzazioni sindacali”.
“Occorre – aggiunge ancora il responsabile del forum del Pd – chiedere con forza al governo che passi dagli anticipi, non risolutivi, ad un intervento altrettanto stabile rispetto a quanto già fatto e deciso dalle istituzioni locali e dalla Regione, prefigurando un intervento ponte nel percorso della adozione di interventi strutturali per il sistema universitario nazionale. In questa logica si chiede anche che il governo firmi la autorizzazione alla accensione del mutuo con la banca Monte dei Paschi, ed emani modifiche normative utili alla gestione delle eccedenze di personale docente e tecnico amministrativo”.
“Saranno indispensabili – conclude Marchese – la sollecita adozione del nuovo modello di governance e del nuovo statuto, non tornando indietro dalla logica della responsabilità come fondamento di autonomia, e la definizione del piano strategico per il futuro dell’Ateneo, come sarà importante attivare un piano concordato con le istituzioni locali a sostegno del reddito e della individuazione di opportunità lavorative per i soggetti maggiormente colpiti: lavoratori delle cooperative, in attesa di stabilizzazione e assegnisti di ricerca”.
“Il rigore gestionale, la trasparenza degli atti e dei comportamenti – afferma Marchese – sono elementi centrali per la credibilità di un risanamento, che impone scelte dolorose, che già vengono pagate dai dipendenti, dagli assegnisti di ricerca, dai lavoratori delle cooperative e dai precari. Non possiamo non sottolineare come, mentre si chiede un notevole impegno di risorse alla collettività locale ed allo stato, e già i soggetti più deboli pagano sulla propria pelle un prezzo elevatissimo, vengano erogati trattamenti aggiuntivi in maniera non trasparente”.
“In questi giorni – continua ancora Marchese – abbiamo avuto un utile confronto con i dipendenti, i docenti, i tecnici amministrativi dell’Ateneo, e con le organizzazioni sindacali. Vi sono inoltre importanti iniziative nelle assemblee elettive del comune di Siena e della Provincia. Da questi percorsi democratici è emersa la necessità di un cambiamento nella gestione della crisi della Università”. “Riteniamo indispensabile – sottolinea il responsabile del Forum dell’Università del Pd – una svolta radicale nella gestione della crisi, nei metodi e nei comportamenti del gruppo dirigente dell’Università, nella direzione della assunzione di responsabilità, della trasparenza e condivisione delle scelte, marcando una chiaro cambiamento”.
“Prima di tutto – dichiara Marchese – serve una svolta immediata con la nomina, anche prima del 4 dicembre, di un nuovo Direttore Amministrativo, con una figura individuata per chiare competenze professionali, al di fuori di ogni condizionamento politico del governo e delle liste civiche locali, scelta con il coinvolgimento pieno del consiglio di amministrazione”. “A questo – osserva ancora – deve aggiungersi una gestione del rapporto con il governo centrale maggiormente condivisa e comune con le istituzioni locali, la Regione e le organizzazioni sindacali”.
“Occorre – aggiunge ancora il responsabile del forum del Pd – chiedere con forza al governo che passi dagli anticipi, non risolutivi, ad un intervento altrettanto stabile rispetto a quanto già fatto e deciso dalle istituzioni locali e dalla Regione, prefigurando un intervento ponte nel percorso della adozione di interventi strutturali per il sistema universitario nazionale. In questa logica si chiede anche che il governo firmi la autorizzazione alla accensione del mutuo con la banca Monte dei Paschi, ed emani modifiche normative utili alla gestione delle eccedenze di personale docente e tecnico amministrativo”.
“Saranno indispensabili – conclude Marchese – la sollecita adozione del nuovo modello di governance e del nuovo statuto, non tornando indietro dalla logica della responsabilità come fondamento di autonomia, e la definizione del piano strategico per il futuro dell’Ateneo, come sarà importante attivare un piano concordato con le istituzioni locali a sostegno del reddito e della individuazione di opportunità lavorative per i soggetti maggiormente colpiti: lavoratori delle cooperative, in attesa di stabilizzazione e assegnisti di ricerca”.