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di Annalisa Coppolaro
MURLO. E Murlo torna agli onori della cronaca italiana ed europea . Dopo l’interesse negli anni Novanta per il celebre studio di genetica condotto dagli studiosi dell’Università di Torino, incluso il prof. Cavalli Sforza, che delineò uno stretto legame tra il DNA dei moderni abitanti di Murlo con quello degli antenati etruschi – ed elesse Murlo a ‘paese più etrusco d’Italia’ – adesso Murlo torna ad essere protagonista. Proprio in questi giorni, infatti, si tiene a Roma la conferenza Deliciae Fictiles IV, Terrecotte Architettoniche dell’Italia, Immagini di dei, mostri ed eroi. Un convegno organizzato dall’Istituto Reale Neerlandese con la partecipazione dell’Università di Amsterdam, Università degli Studi di Napoli, Museo Archologico di Siracusa, che presenta i risultati di varie ricerche e scavi portati avanti negli ultimi anni in luoghi strategici a livello archeologico. Protagonisti il centro Italia , la Magna Grecia, la Sicilia, la Campania, e Murlo è pdi Annalisa Coppolaro
MURLO. E Murlo torna agli onori della cronaca italiana ed europea . Dopo l’interesse negli anni Novanta per il celebre studio di genetica condotto dagli studiosi dell’Università di Torino, incluso il prof. Cavalli Sforza, che delineò uno stretto legame tra il DNA dei moderni abitanti di Murlo con quello degli antenati etruschi – ed elesse Murlo a ‘paese più etrusco d’Italia’ – adesso Murlo torna ad essere protagonista.
Proprio in questi giorni, infatti, si tiene a Roma la conferenza Deliciae Fictiles IV, Terrecotte Architettoniche dell’Italia, Immagini di dei, mostri ed eroi.
Un convegno organizzato dall’Istituto Reale Neerlandese con la partecipazione dell’Università di Amsterdam, Università degli Studi di Napoli, Museo Archologico di Siracusa, che presenta i risultati di varie ricerche e scavi portati avanti negli ultimi anni in luoghi strategici a livello archeologico. Protagonisti il centro Italia , la Magna Grecia, la Sicilia, la Campania, e Murlo è presente agrazie all’intervento dell’archeologa svedese Ingrid Edlund-Berry. Edlund-Berry ha infatti seguito gli scavi a Poggio Civitate , Murlo, fin dal loro inizio negli anni Sessanta, ed alla importante conferenza di Villa Giulia e Villa Poniatowsky presenta appunto un intervento dal titolo ‘’Acroteria in Ancient Italy: Images and Architectural Traditions’’.
Il convegno di Roma, giunto alla IV edizione, focalizza la sua attenzione proprio sul tema delle terrecotte architettoniche create a mano. Nelle edizioni precedenti del convegno sono stati presentati sistemi e tipologie decorative, oltre ad essere persentati nuovi materiali provenienti da scavi e depositi di musei in varie parti d’Italia e del mondo.
Le decorazioni fittili, come noto, sono di grande risalto nel Museo Etrusco di Murlo e facevano parte dell’insediamento etrusco di Poggio Civitate in quanto , oltre che presenti nelle decorazioni dello splendido palazzo principesco del sito, erano prodotte attivamente nell’officina ritrovata anni fa, che creava ed esportava creazioni architettoniche straordinarie.
Le statue acroteriali poste a decorazione del tetto del palazzo, incluso il celebre Uomo dal Cappello, cavalli alati e una serie di altri elementi caratteristici solo del palazzo di Poggio Civitate, hanno peraltro illuminato grandemente gli studiosi sulla creazione e sull’uso delle stesse statue nell’architettura civile, ancora poco nota per quanto riguarda l’arte etrusca. Peraltro, le decorazioni a tutto tondo in terracotta , usate come acroteri, ossia gruppi statuari al culmine ed agli angoli del frontone, o come altorilievi frontali, rappresentano un dato distintivo dei templi in tutta l’Italia antica. Vi si ritrovano scene di dei, eroi, battaglie, animali mitici, motivi decorativi come volute e palme, e forniscono dati sulle ideologie dei committenti di queste strutture.
‘’In questo quadro – ci spiega l’archeologa Ingrid Edlund-Berry – studiare Murlo è molto importante in quanto questi quarant’anni di scavi hanno aperto grandissimi orizzonti proprio nello studio delle terrecotte architettoniche presenti in gran numero a Poggio Civitate e prodotte con una maestria che ormai è nota non solo tra gli studiosi ma tra gli appassionati di archeologia in ogni parte d’Europa e del mondo. ‘’
Gli scavi a Murlo proseguono ogni anno con grande successo, e anche durante l’estate 2009 sessanta giovani archeologi di tutto il mondo si sono dati appuntamento a Murlo per i loro studi.
Il convegno si è suddiviso in tre fasi, una presso Villa Giulia e Villa Poniatowsky, una presso il Reale Istituto Neerlandese ed una infine proprio in Sicilia, dove gli studiosi potranno prendere visione dei materiali architettonici qui conservati. Tra i temi affrontati, ‘problemi della decorazione architettonica fittile figurata’, il periodo arcaico nell’Italia centro-settenbrionale, il periodo arcaico in Campania e Magna Grecia, ed il periodo post-arcaico. Moltissimi, inutile dirlo, gli importanti relatori provenuti da molte parti del mondo, tra cui A. Sommella Mura, J. Pakkanen, Mc Lentini e S. Schwarz.resente agrazie all’intervento dell’archeologa svedese Ingrid Edlund-Berry. Edlund-Berry ha infatti seguito gli scavi a Poggio Civitate , Murlo, fin dal loro inizio negli anni Sessanta, ed alla importante conferenza di Villa Giulia e Villa Poniatowsky presenta appunto un intervento dal titolo ‘’Acroteria in Ancient Italy: Images and Architectural Traditions’’. Il convegno di Roma, giunto alla IV edizione, focalizza la sua attenzione proprio sul tema delle terrecotte architettoniche create a mano. Nelle edizioni precedenti del convegno sono stati presentati sistemi e tipologie decorative, oltre ad essere persentati nuovi materiali provenienti da scavi e depositi di musei in varie parti d’Italia e del mondo. Le decorazioni fittili, come noto, sono di grande risalto nel Museo Etrusco di Murlo e facevano parte dell’insediamento etrusco di Poggio Civitate in quanto , oltre che presenti nelle decorazioni dello splendido palazzo principesco del sito, erano prodotte attivamente nell’officina ritrovata anni fa, che creava ed esportava creazioni architettoniche straordinarie. Le statue acroteriali poste a decorazione del tetto del palazzo, incluso il celebre Uomo dal Cappello, cavalli alati e una serie di altri elementi caratteristici solo del palazzo di Poggio Civitate, hanno peraltro illuminato grandemente gli studiosi sulla creazione e sull’uso delle stesse statue nell’architettura civile, ancora poco nota per quanto riguarda l’arte etrusca. Peraltro, le decorazioni a tutto tondo in terracotta , usate come acroteri, ossia gruppi statuari al culmine ed agli angoli del frontone, o come altorilievi frontali, rappresentano un dato distintivo dei templi in tutta l’Italia antica. Vi si ritrovano scene di dei, eroi, battaglie, animali mitici, motivi decorativi come volute e palme, e forniscono dati sulle ideologie dei committenti di queste strutture. ‘’In questo quadro – ci spiega l’archeologa Ingrid Edlund-Berry – studiare Murlo è molto importante in quanto questi quarant’anni di scavi hanno aperto grandissimi orizzonti proprio nello studio delle terrecotte architettoniche presenti in gran numero a Poggio Civitate e prodotte con una maestria che ormai è nota non solo tra gli studiosi ma tra gli appassionati di archeologia in ogni parte d’Europa e del mondo. ‘’ Gli scavi a Murlo proseguono ogni anno con grande successo, e anche durante l’estate 2009 sessanta giovani archeologi di tutto il mondo si sono dati appuntamento a Murlo per i loro studi. Il convegno si è suddiviso in tre fasi, una presso Villa Giulia e Villa Poniatowsky, una presso il Reale Istituto Neerlandese ed una infine proprio in Sicilia, dove gli studiosi potranno prendere visione dei materiali architettonici qui conservati. Tra i temi affrontati, ‘problemi della decorazione architettonica fittile figurata’, il periodo arcaico nell’Italia centro-settenbrionale, il periodo arcaico in Campania e Magna Grecia, ed il periodo post-arcaico. Moltissimi, inutile dirlo, gli importanti relatori provenuti da molte parti del mondo, tra cui A. Sommella Mura, J. Pakkanen, Mc Lentini e S. Schwarz.
MURLO. E Murlo torna agli onori della cronaca italiana ed europea . Dopo l’interesse negli anni Novanta per il celebre studio di genetica condotto dagli studiosi dell’Università di Torino, incluso il prof. Cavalli Sforza, che delineò uno stretto legame tra il DNA dei moderni abitanti di Murlo con quello degli antenati etruschi – ed elesse Murlo a ‘paese più etrusco d’Italia’ – adesso Murlo torna ad essere protagonista. Proprio in questi giorni, infatti, si tiene a Roma la conferenza Deliciae Fictiles IV, Terrecotte Architettoniche dell’Italia, Immagini di dei, mostri ed eroi. Un convegno organizzato dall’Istituto Reale Neerlandese con la partecipazione dell’Università di Amsterdam, Università degli Studi di Napoli, Museo Archologico di Siracusa, che presenta i risultati di varie ricerche e scavi portati avanti negli ultimi anni in luoghi strategici a livello archeologico. Protagonisti il centro Italia , la Magna Grecia, la Sicilia, la Campania, e Murlo è pdi Annalisa Coppolaro
MURLO. E Murlo torna agli onori della cronaca italiana ed europea . Dopo l’interesse negli anni Novanta per il celebre studio di genetica condotto dagli studiosi dell’Università di Torino, incluso il prof. Cavalli Sforza, che delineò uno stretto legame tra il DNA dei moderni abitanti di Murlo con quello degli antenati etruschi – ed elesse Murlo a ‘paese più etrusco d’Italia’ – adesso Murlo torna ad essere protagonista.
Proprio in questi giorni, infatti, si tiene a Roma la conferenza Deliciae Fictiles IV, Terrecotte Architettoniche dell’Italia, Immagini di dei, mostri ed eroi.
Un convegno organizzato dall’Istituto Reale Neerlandese con la partecipazione dell’Università di Amsterdam, Università degli Studi di Napoli, Museo Archologico di Siracusa, che presenta i risultati di varie ricerche e scavi portati avanti negli ultimi anni in luoghi strategici a livello archeologico. Protagonisti il centro Italia , la Magna Grecia, la Sicilia, la Campania, e Murlo è presente agrazie all’intervento dell’archeologa svedese Ingrid Edlund-Berry. Edlund-Berry ha infatti seguito gli scavi a Poggio Civitate , Murlo, fin dal loro inizio negli anni Sessanta, ed alla importante conferenza di Villa Giulia e Villa Poniatowsky presenta appunto un intervento dal titolo ‘’Acroteria in Ancient Italy: Images and Architectural Traditions’’.
Il convegno di Roma, giunto alla IV edizione, focalizza la sua attenzione proprio sul tema delle terrecotte architettoniche create a mano. Nelle edizioni precedenti del convegno sono stati presentati sistemi e tipologie decorative, oltre ad essere persentati nuovi materiali provenienti da scavi e depositi di musei in varie parti d’Italia e del mondo.
Le decorazioni fittili, come noto, sono di grande risalto nel Museo Etrusco di Murlo e facevano parte dell’insediamento etrusco di Poggio Civitate in quanto , oltre che presenti nelle decorazioni dello splendido palazzo principesco del sito, erano prodotte attivamente nell’officina ritrovata anni fa, che creava ed esportava creazioni architettoniche straordinarie.
Le statue acroteriali poste a decorazione del tetto del palazzo, incluso il celebre Uomo dal Cappello, cavalli alati e una serie di altri elementi caratteristici solo del palazzo di Poggio Civitate, hanno peraltro illuminato grandemente gli studiosi sulla creazione e sull’uso delle stesse statue nell’architettura civile, ancora poco nota per quanto riguarda l’arte etrusca. Peraltro, le decorazioni a tutto tondo in terracotta , usate come acroteri, ossia gruppi statuari al culmine ed agli angoli del frontone, o come altorilievi frontali, rappresentano un dato distintivo dei templi in tutta l’Italia antica. Vi si ritrovano scene di dei, eroi, battaglie, animali mitici, motivi decorativi come volute e palme, e forniscono dati sulle ideologie dei committenti di queste strutture.
‘’In questo quadro – ci spiega l’archeologa Ingrid Edlund-Berry – studiare Murlo è molto importante in quanto questi quarant’anni di scavi hanno aperto grandissimi orizzonti proprio nello studio delle terrecotte architettoniche presenti in gran numero a Poggio Civitate e prodotte con una maestria che ormai è nota non solo tra gli studiosi ma tra gli appassionati di archeologia in ogni parte d’Europa e del mondo. ‘’
Gli scavi a Murlo proseguono ogni anno con grande successo, e anche durante l’estate 2009 sessanta giovani archeologi di tutto il mondo si sono dati appuntamento a Murlo per i loro studi.
Il convegno si è suddiviso in tre fasi, una presso Villa Giulia e Villa Poniatowsky, una presso il Reale Istituto Neerlandese ed una infine proprio in Sicilia, dove gli studiosi potranno prendere visione dei materiali architettonici qui conservati. Tra i temi affrontati, ‘problemi della decorazione architettonica fittile figurata’, il periodo arcaico nell’Italia centro-settenbrionale, il periodo arcaico in Campania e Magna Grecia, ed il periodo post-arcaico. Moltissimi, inutile dirlo, gli importanti relatori provenuti da molte parti del mondo, tra cui A. Sommella Mura, J. Pakkanen, Mc Lentini e S. Schwarz.resente agrazie all’intervento dell’archeologa svedese Ingrid Edlund-Berry. Edlund-Berry ha infatti seguito gli scavi a Poggio Civitate , Murlo, fin dal loro inizio negli anni Sessanta, ed alla importante conferenza di Villa Giulia e Villa Poniatowsky presenta appunto un intervento dal titolo ‘’Acroteria in Ancient Italy: Images and Architectural Traditions’’. Il convegno di Roma, giunto alla IV edizione, focalizza la sua attenzione proprio sul tema delle terrecotte architettoniche create a mano. Nelle edizioni precedenti del convegno sono stati presentati sistemi e tipologie decorative, oltre ad essere persentati nuovi materiali provenienti da scavi e depositi di musei in varie parti d’Italia e del mondo. Le decorazioni fittili, come noto, sono di grande risalto nel Museo Etrusco di Murlo e facevano parte dell’insediamento etrusco di Poggio Civitate in quanto , oltre che presenti nelle decorazioni dello splendido palazzo principesco del sito, erano prodotte attivamente nell’officina ritrovata anni fa, che creava ed esportava creazioni architettoniche straordinarie. Le statue acroteriali poste a decorazione del tetto del palazzo, incluso il celebre Uomo dal Cappello, cavalli alati e una serie di altri elementi caratteristici solo del palazzo di Poggio Civitate, hanno peraltro illuminato grandemente gli studiosi sulla creazione e sull’uso delle stesse statue nell’architettura civile, ancora poco nota per quanto riguarda l’arte etrusca. Peraltro, le decorazioni a tutto tondo in terracotta , usate come acroteri, ossia gruppi statuari al culmine ed agli angoli del frontone, o come altorilievi frontali, rappresentano un dato distintivo dei templi in tutta l’Italia antica. Vi si ritrovano scene di dei, eroi, battaglie, animali mitici, motivi decorativi come volute e palme, e forniscono dati sulle ideologie dei committenti di queste strutture. ‘’In questo quadro – ci spiega l’archeologa Ingrid Edlund-Berry – studiare Murlo è molto importante in quanto questi quarant’anni di scavi hanno aperto grandissimi orizzonti proprio nello studio delle terrecotte architettoniche presenti in gran numero a Poggio Civitate e prodotte con una maestria che ormai è nota non solo tra gli studiosi ma tra gli appassionati di archeologia in ogni parte d’Europa e del mondo. ‘’ Gli scavi a Murlo proseguono ogni anno con grande successo, e anche durante l’estate 2009 sessanta giovani archeologi di tutto il mondo si sono dati appuntamento a Murlo per i loro studi. Il convegno si è suddiviso in tre fasi, una presso Villa Giulia e Villa Poniatowsky, una presso il Reale Istituto Neerlandese ed una infine proprio in Sicilia, dove gli studiosi potranno prendere visione dei materiali architettonici qui conservati. Tra i temi affrontati, ‘problemi della decorazione architettonica fittile figurata’, il periodo arcaico nell’Italia centro-settenbrionale, il periodo arcaico in Campania e Magna Grecia, ed il periodo post-arcaico. Moltissimi, inutile dirlo, gli importanti relatori provenuti da molte parti del mondo, tra cui A. Sommella Mura, J. Pakkanen, Mc Lentini e S. Schwarz.