POGGIBONSI. “Ormai gli elettori delle liste civiche rappresentano un elettorato di rilevante importanza. La conferma giunge pure dalle richieste di confronto che arrivano dai vari schieramenti partitici anche in occasione delle prossime elezioni regionali. Al fine di rapportarci con il sistema politico convenzionale credo che debba servire un coordinamento che tuteli realmente l’interesse “civico” e rispetti l’etica con cui queste liste o movimenti sono nati” Queste le parole di Alessio Berni di LiberaMente, rappresentante di uno dei tanti movimenti cittadini, che in occasione delle prossime elezioni regionali si trovano, ha dover fare i conti con le richieste di confronto da parte di tutti gli schieramenti partitici.
Berni prosegue nel merito: “L’ultima tornata elettorale in occasione delle amministrative di giugno 2009, ha messo maggiormente in evidenza anche la particolare novità legata proprio al fenomeno dei movimenti politici locali; meglio definiti in Liste Civiche, caratterizzate, non tanto come denominazione di aggregazione cittadine, ma come reale integrazione al sistema partitico. Purtroppo in questo scenario di grande novità ed enzima politico rappresentato proprio da spontanee aggregazioni locali, il termine “lista civica” è stato sfruttato anche dalla politica tradizionale, sia di destra che di sinistra, talvolta per camuffare aggregazioni anche di soggetti già noti alla politica e talvolta per recuperare votanti, che attratti dalla denominazione di “lista civica”, sono stati richiamati dalla ipotetica imparzialità di queste liste. Nonostante il tentativo della politica tradizionale di disorientare l’elettore attraverso l’uso improprio di “Lista Civica”, è opportuno precisare che anche in occasione delle ultime elezioni, tante sono state le liste civiche “pure”, cioè quelle liste di candidati alla carica di sindaco e di consigliere comunale che si sono presentate alla prova elettorale senza essere, espressione diretta o far riferimento a schemi o soggetti di un partito politico nazionale".
"Già in vista delle prossime regionali – dice ancora Berni – anche l’elettorato delle liste civiche sarà chiamato ad esprimersi verso candidati preposti al Governo della Regione, che sono quasi esclusivamente espressione di partiti nazionali, e allora dove si orienteranno i cittadini, che già in occasione delle amministrative Comunali, si sono espressi in maniera alternativa rispetto alla politica partitica? Le Liste Civiche in Toscana sono ormai centinaia e peraltro ben radicate e motivate sul territorio. Migliaia sono i consensi raccolti. Chi ha votato una reale Lista Civica è sicuramente mosso da intenti di costruire una politica rinnovata, alternativa e dinamica, con la quale anche la politica canonica deve fare i conti e confrontarsi, al fine di interpretare al meglio il volere di questi cittadini. Anche sulla base di questi interrogativi credo si possa avanzare l’ipotesi di far nascere una organizzazione Regionale delle Liste Civiche, che si rapporti e si confronti con i programmi di governo, che gli schieramenti partitici proporranno in occasione delle loro campagne elettorali.”