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SIENA. “Con l’apparentamento delle tre liste (Pd, In Campo e Per Siena) sembra essersi formata un’alleanza che –
si dice – potrebbe reggere al ballottaggio delle amministrative e delineare un assetto per i prossimi anni.
L’ipotesi che il centro destra possa rimanere all’opposizione è sicuramente un aspetto interessante, purché
non avvenga quanto nel passato ha caratterizzato la città, ovvero sia il trasversalismo affaristico per cui ci
sono lauti vantaggi per tutti gli appartenenti alla ristretta cerchia del potere cittadino, siano essi
maggioranza o opposizione.
Come tutti sanno, non si è trattato solo di un problema etico. E’ stata una pratica che ha mortificato
pesantemente la scelta delle professionalità e privilegiata l’appartenenza fedele alle varie cordate e gruppi.
Capacità ed efficienza ne hanno fatto le spese, come la vicenda Monte dei Paschi tragicamente ha
insegnato.
E’ possibile un radicale cambiamento in tal senso ? Le persone sono in gran parte le stesse del passato. Gli
interessi in gioco sono ancora grandi, anche se sicuramente inferiori a quelli precedenti in cui la battaglia
per il Comune significava poter disporre di leve assai potenti nella gestione di una delle più grandi banche a
livello nazionale.
Oggi Siena, fra la nostalgia di un passato remoto importante, un presente di crisi ed un futuro da
ricostruire, necessita di una forte e intelligente progettualità e di una grande trasparenza e democrazia
nella gestione. Tutto questo deve avere al centro una attenzione molto maggiore al sociale, alla
disoccupazione giovanile, alla sanità ed al disagio di una popolazione che si è impoverita e che
demograficamente indica tendenze molto preoccupanti.
Come Liberi e Uguali, di cui facciamo parte, riteniamo che sia assolutamente necessaria la maggiore
aggregazione possibile della sinistra senese per esercitare un forte e puntuale controllo sulle scelte della
maggioranza che potrà formarsi, sia essa frutto del recente “apparentamento” sia, ci auguriamo di no, del
centro destra.
Il contesto nazionale, lo sappiamo, non aiuta. E’ in atto da anni una regressione profonda che ha condotto
ad una egemonia della destra nei valori e nell’economia con le conseguenze che vediamo. Solo una seria e
paziente ricostruzione della cultura di sinistra, imperniata sulla solidarietà e sulla difesa degli interessi
collettivi, può costituire la vera via di uscita.
Ernesto Nieri
Serena Cortecci
Dante Pallecchi
Segreteria provinciale di Sinistra Italiana