SIENA.Da Pierluigi Piccini riceviamo e pubblichiamo.
“Abbiamo proposto a Siena la rivoluzione civica e non ci arrendiamo. Sapendo benissimo che nei prossimi cinque anni questa città potrebbe letteralmente implodere, ho un solo strumento per cercare di evitare che questo accada: far pesare il consenso ottenuto nel primo turno e attuare il progetto e gli impegni presi con chi ci ha votato.
La legge elettorale ci offre l’opportunità di portare al governo della città i contenuti condivisi con tanti cittadini, che mi hanno votato come candidato sindaco e hanno sostenuto la lista Per Siena. Per questo ho chiesto sin dall’inizio che qualsiasi trattativa partisse dal rispetto dell’opinione dei cittadini senesi.
Per Siena ha proposto, ai due candidati al ballottaggio, un’alleanza responsabile e chiara. Questo significa tre cose: un apparentamento formale, perché i cittadini possano comprendere la nostra correttezza per consentire una scelta consapevole; accettazione dei punti chiave del nostro programma, il più apprezzato e votato; inversione di tendenza nella squadra di governo, perché oltre a cosa fare conta anche chi lo fa e come lo fa. Abbiamo preteso che nella nuova amministrazione ci siano persone nuove, slegate dal recente passato di Siena. De Mossi, che ha rifiutato queste condizioni, cercando un accordo politico di vecchio stampo, si è tirato fuori da solo. Per Siena, che è la prima lista, non potrà mai essere azionista di minoranza di alcuna amministrazione. Il nostro peso elettorale ci impone un’assunzione di responsabilità: quindi partecipare al governo di Siena in modo attivo e vigile, senza personalismi. Per questo non aspiro ad alcun incarico, ma ricoprirò attivamente il ruolo che mi spetta di consigliere comunale.
Questa è l’unica vera garanzia di cambiamento: rendere civico uno dei due antagonisti politici. Noi vogliamo dare questa opportunità alla Città, siamo generosi ma non ingenui. Il cambiamento passa dalla qualità del programma, dalla forza e dalla libertà delle persone, da un gruppo che è quello numericamente più significativo di Siena”.